Teramo. “E’ stato uno sciopero riuscito quello oggi ha visto protagonisti i lavoratori del comparto igiene ambientale, sia pubblico che privato. Uno sciopero al quale in Abruzzo hanno aderito moltissimi addetti, tale che i presidi territoriali hanno visto una grande partecipazione di lavoratori. Una riposta chiara e forte ad Utilitalia, Assoambiente e a tutte le imprese del settore. Nelle grandi aziende in particolare la partecipazione è stata quasi totale, e nel complesso sono state confermate le alte percentuali di adesione che storicamente si raggiungono nella nostra regione”. Così in una nota la Cgil Abruzzo sullo sciopero indetto dagli operatore all’ambiente nella giornata di ieri che protestano contro il mancato rinnovo del contratto. “Anche in Abruzzo dunque l’adesione è stata molto alta, con punte anche al 100%, come nel caso dell’azienda di igiene ambientale di Teramo, la città dove si è tenuto il presidio regionale. Molto significativa è stata la riuscita anche nelle piccole imprese del nostro territorio, dove nonostante la crisi economica si è registrata una grande partecipazione dei lavoratori. Il contratto è scaduto da 28 mesi, ma per taluni non bisogna arrivare al rinnovo, non devono esserci più le tutele previste dal contratto del settore – che si reputa essere di straccioni – dov’è possibile esternalizzare ogni servizio al miglior offerente con qualsiasi tipologia contrattuale, dove si precarizza e si licenzia, dove il massiccio ricorso ad appalti senza regole è la naturale “via di sviluppo” del comparto. Da parte loro, in Abruzzo e in tutta Italia, le organizzazioni sindacali chiedono maggiore sicurezza e condizioni di lavoro migliori (nelle aziende oramai il 15% dei lavoratori è inidoneo per colpa delle attuali modalità di raccolta a mano) anche in cambio di maggiore produttività ma senza che i lavoratori debbano rinunciare sacrosanto diritto di essere rappresentati, di poter partecipare, di poter essere sindacalizzati. Il tentativo vano di contrapporre lavoratori e cittadini non ha funzionato. In questi due anni e mezzo di attesa le lavoratrici e i lavoratori del settore igiene ambientale hanno dimostrato grande determinazione e responsabilità, nonostante il contratto scaduto, nonostante l’assenza di investimenti sul servizio e sulle condizioni di lavoro. I lavoratori e i sindacati sono dalla parte dei cittadini e per un servizio efficace ed efficiente nel rispetto della salute e della sicurezza del lavoratore, nonché del decoro e della tutela del paesaggio e del territorio tutto: a partire da questa nostra bellissima regione” conclude la nota.