Lanciano. Entra nel digitale l’attività del settore ferro di Tua (Ex Sangritana) che utilizzerà per i servizi la fibra ottica in partnership con Fastweb. Un progetto pilota è stato presentato a Lanciano da Luciano D’Amico, presidente Tua, e Sergio Scalpelli, dirigente Fastweb, presenti il Governatore Luciano D’Alfonso, il sottosegretario Camillo D’Alessandro e il sindaco di Lanciano, Mario Pupillo. L’intervento, costo iniziale 600 mila euro, prevede il posizionamento, entro due mesi, di un cavo a 96 fibre ottiche, lungo circa 11 chilometri, sulla tratta San Vito ChietinoLanciano. Entro fine anno intervento anche sulla FossacesiaSaletti di Atessa a servizio dell’area industriale della Val di Sangro. “Con la capacità di due server, a Lanciano e Pescara, saranno valorizzate le nostre infrastrutture ha detto D’Amico migliorando i servizi dei nostri sistemi informativi, intranet e internet, che ci consente anche di conoscere i guasti in tempo reale e tenere sotto controllo le sottostazioni. Migliora anche la videosorveglianza e la sicurezza dei treni, in particolare quelli merci”. Scalpelli ha rimarcato l’importanza dell’accordo “che in prospettiva ci consente di raggiungere anche la centrale Telecom di Lanciano, tra le più importanti, per offrire nuovi servizi alle imprese e ai privati con velocità digitale di 20 mega fino al 2020, per passare successivamente a connettività, a 200 metri dalle abitazioni, di 100 mega”. Per il presidente D’Alfonso “è una grande scommessa di innovazione e raggiungimento delle lontananza che ci convince molto. E’ stata fatta un”operazione di umiliazione della pigrizia e si fa a costo zero quello solitamente si paga. In Abruzzo c’è una storia di sconcertanti pagamenti di ciò che poi non si trovava: qui invece si è realizzato una aggiunta infrastrutturale senza oneri. Attraverso una trattativa impegnativa con Palazzo Chigi, con il premier Renzi e il sottosegretario Giacomelli ha aggiunto D’Alfonso abbiamo drenato ad oggi 150 milioni di euro per la banda ultra larga in Abruzzo. Riusciremo a coprire tutti i territori abruzzesi. Poi bisogna fare quello che non si è mai fatto, gestire e non disperdere e far produrre i frutti”.