L’Aquila. “La nostra è un’amicizia leale e onesta. Chi è amico per una volta, lo è per sempre e potete sempre contare su di me”. Queste le parole pronunciate dal cardinale Giuseppe Petrocchi, che stamani ha incontrato il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, a Palazzo Margherita. Ieri il cardinale Petrocchi ha concluso il suo ministero di arcivescovo dell’Aquila, dopo 11 anni di guida della Chiesa cittadina e del territorio di competenza della curia.
All’incontro erano presenti il vicesindaco Raffaele Daniele e monsignor Antonio D’Angelo che, dopo due anni da ausiliare e uno da coadiutore, da ieri è ufficialmente l’arcivescovo metropolita dell’Aquila.
“Mi auguro che, con il nuovo vescovo, che ha avuto tutto il tempo di entrare nelle articolazioni non semplici delle nostre attività – ha proseguito Petrocchi, facendo riferimento proprio a D’Angelo – il rapporto continui nella sintonia e nel rispetto reciproco e possa trovare forme inedite in attesa del Giubileo, che vede nella Perdonanza e nella Bolla di Papa Francesco per l’indizione del Giubileo, che cita Celestino V e la ‘grande Perdonanza’, un elemento centrale in vista dell’Anno Santo di Roma del 2025.
“Bisogna puntare sulle sinergie e presentarsi all’esterno del nostro territorio nel segno di una convergenza – ha osservato ancora il cardinale – in cui sono rispettate le competenze dei vari soggetti in campo, perché ognuno deve portare il proprio contributo, dando con chiarezza quel segnale di coralità che è fondamentale per chi ci governa e per chi ci guarda al di fuori dei confini cittadini”.
Ricordando la visita di Papa Francesco, che, su invito dell’arcivescovo emerito dell’Aquila, ha aperto la Porta Santa della basilica di Collemaggio il 28 agosto 2022, il cardinale Petrocchi ha sottolineato come il Pontefice abbia nel cuore L’Aquila. “La conosce – ha aggiunto – e la apprezza, come manifestato di recente nella ‘Visita ad limina’ con i vescovi dell’Abruzzo e del Molise. Questo aspetto va costantemente promosso”.
“Riprendiamo con determinazione la questione della ricostruzione delle chiese – ha dichiarato il sindaco Biondi – abbiamo predisposto e sollecitato una modifica della normativa vigente, in modo da permettere alla diocesi aquilana di assumere il ruolo di stazione appaltante, circostanza che auspicabilmente comporterà una contrazione dei tempi. Dopo la Perdonanza di quest’anno, chiederemo di allestire un tavolo sull’edilizia religiosa, anche alla luce della nuova previsione normativa. Per quanto ci riguarda direttamente, l’attenzione su questo argomento è massima, come dimostra il recente via libera dato dal Consiglio comunale alla realizzazione del nuovo complesso parrocchiale di San Giovanni Battista a Pile”.
“Occorre recuperare i tempi nella ricostruzione – ha fatto eco il cardinale Petrocchi – perché il fattore cronologico non è secondario. Il tempo determina cambiamenti nella mentalità, negli assetti relazionali e nel rapporto con le tradizioni e si rischia di perdere patrimonio ideale e civico per la ricostruzione integrale che non è solo muraria. Purtroppo ci sono stati dei ritardi a causa della burocrazia”.
“Continueremo a dialogare con il Governo – ha replicato il sindaco Biondi – affinché si spinga di più sull’assistenza tecnica, incrementando la capacità amministrativa degli enti di governo del territorio”.
“Il cardinale Petrocchi ha fornito grandi insegnamenti qui all’Aquila – ha commentato il vicesindaco, Raffaele Daniele –. Ha elevato dal punto di vista etico la Chiesa aquilana, ne ha risanato i conti e ha portato il Papa in città. Va ringraziato, dando atto che il bilancio del suo mandato è estremamente positivo”.
Il sindaco dell’Aquila ha donato al cardinale lo storico sigillo della città dell’Aquila.