L’Aquila. Sarà L’Aquila a ospitare, i prossimi 28 e 29 giugno, gli Stati generali della lettura, promossi dal Centro per il libro e la lettura del ministero della Cultura.
Il Comune dell’Aquila, con la delibera approvata dalla Giunta proposta dal sindaco Pierluigi Biondi, aderirà e parteciperà all’iniziativa, che avrà luogo nella Sala Ipogea dell’Emiciclo e sarà aperta dal ministro per la Cultura, Gennaro Sangiuliano. Una sessione che vedrà il coinvolgimento di personalità impegnate nel campo della promozione della lettura, degli operatori abruzzesi della filiera connessa alla sua promozione, oltre che di rappresentanti dei Comuni coinvolti nei Patti della lettura e nel progetto ‘Città che legge’. Riconoscimento, quest’ultimo, a cui punta anche il capoluogo abruzzese che a dicembre ha approvato lo schema del progetto “Patto locale per la lettura” ai fini della sua candidatura con l’obiettivo di incentivare il ruolo della lettura ai fini dell’inclusione oltre che di crescita e formazione delle giovani generazioni.
Il prossimo numero della rivista ‘Città che legge’, a cura del Centro per il libro e la lettura del Mic, sarà dedicato alla città dell’Aquila. “Quello della lettura – ha commentato il primo cittadino, Pierluigi Biondi – è uno dei baluardi del percorso di sviluppo della cultura e cura della coscienza civica delle comunità. Con questo spirito abbiamo inteso promuovere l’erogazione di voucher per l’acquisto di libri tra i neodiciottenni con i bonus libri. Questa terra, inoltre, ha lasciato traccia nelle opere di alcuni dei più importanti esponenti della letteratura italiana mondiale e le panchine letterarie, posizionate in alcune zone del centro storico e che riportano citazioni di Hemingway, Silone, Merini o Gadda, ne sono testimonianza”. “Gli Stati Generali della lettura – ha aggiunto – assumono un’importanza di assoluto rilievo nell’ambito del processo di avvicinamento a Capitale Italiana della Cultura 2026 e confermano L’Aquila al centro di dinamiche strategicamente connesse alla promozione della lettura e del dialogo tra le realtà editoriali e le istituzioni del territorio”.