Pescara. Un esito incerto fino all’ultima scheda. È il motivo per cui il sindaco uscente Carlo Masci non si è presentato subito al comitato elettorale di via Parini, ieri sera a Pescara, dove alle 21 ad attenderlo per festeggiare la sua conferma al primo turno c’era una folla di sostenitori che andava man mano crescendo.
Dal 52% del pomeriggio la percentuale era scesa al 50.99 verso la fine dello scrutinio. Quando però si è avuta la certezza che non si andrà al ballottaggio, Masci è arrivato, verso le 22.30, con la figlia, accolto da elettori, parlamentari e candidati sostenitori festanti. Per la verità il dato definitivo è arrivato nella notte: solo alle 2.14 (fonte: Eligendo) risultavano scrutinate tutte le 170 sezioni, con Masci al 50,95%, Carlo Costantini al 34,24, seguito da Domenico Pettinari al 13,08% (entrambi entrano in Consiglio comunale) e Gianluca Fusilli all’1,73%. Alle urne sono andati 63.664 pescaresi, il 61,68% degli aventi diritto. Le schede nulle sono 1.311, le bianche 453, quelle contestate 7.
Un discorso quello di Masci, interrotto e sovrastato da urla di gioia dei presenti nel corso del quale ha ringraziato la città e il suo ‘sfidante”. “Carlo Costantini è un ottimo avvocato e una persona splendida. Purtroppo in politica uno vince l’altro perde. Pescara è nel mio cuore, ma io sono nel cuore dei pescaresi e di Pescara”. “Non sarò il sindaco della Nuova Pescara – ha detto poi facendo cenno alla fusione del capoluogo adriatico prevista nel 2027 con Montesilvano e Spoltore – ma sarò il sindaco della città che si avvicinerà alla Nuova Pescara”: