Mosciano Sant’Angelo. Nella tarda serata di ieri alla centrale operativa dei carabinieri di Giulianova è giunta una segnalazione di una donna la quale ha affermato di aver ricevuto dei messaggi dall’ex marito, che abita da solo a Mosciano Sant’Angelo, che ha palesato propositi suicidi. La donna ha affermato che l’ex marito, in possesso di un’arma regolarmente detenuta, aveva inviato dei messaggi in cui ha indicato le sue ultime volontà e una lettera di addio indirizzata al figlio.
Immediatamente sul posto è stata inviata la pattuglia della stazione di Mosciano, capeggiata proprio dal Comandante dei Stazione, il quale dopo aver messo in atto una cintura di sicurezza, ha iniziato a colloquiare con l’uomo attraverso la porta d’ingresso dell’appartamento saldamente chiusa e che l’uomo non voleva aprire, minacciando di fare una strage e poi uccidersi, mentre diceva frasi senza senso e distruggeva parti dei suppellettili presenti in casa.
Il Maresciallo ha cercato di tranquillizzarlo e poi avendo appreso un suo amore verso i cani dei vicini ha cercato di farsi aprire la porta promettendo all’uomo di fargli vedere i cani da lui tanto amati. Dopo qualche istante la porta è stata aperta e il comandante si è precipitato nell’appartamento dove ha trovato l’uomo in stato confusionale che impugnava una pistola, puntata proprio contro il militare. Il Comandante, con fare coraggioso, fermo e deciso, ha ordinato all’uomo di riporre l’arma a terra, cosa che lo stesso ha fatto sciogliendosi in un pianto liberatorio e continuando in un monologo di frasi farneticanti.
Quindi è stato bloccato dai carabinieri e affidato alle cure dei sanitari del 118 che lo hanno condotto all’ospedale di Giulianova ove è stato ricoverato. La pistola che l’uomo deteneva era una Beretta PX4 Storm calibro 45, regolarmente denunciata, e conteneva otto cartucce dei quali uno era in canna e quindi pronta a fare fuoco. L’arma con le cartucce è stata posta in sequestro.