Avezzano. Spese per i lavori in occasione del Giro d’Italia e rimozione della pista ciclabile, la Procura di Avezzano apre un’inchiesta. Su disposizione del sostituto procuratore Marianna Proietti, come riporta il quotidiano Il Centro, nella mattinata di oggi gli uomini dell’Arma hanno acquisito documenti, delibere di Giunta e ordinanze dirigenziali, negli uffici del Comune.
Il fascicolo è stato aperto contro ignoti, non sono ancora note le ipotesi di reato. L’inchiesta è partita in seguito a un esposto presentato in Procura. Le indagini riguardano la rimozione della pista ciclabile, iniziata ad aprile, per permettere il rifacimento del manto stradale in vista della partenza del Giro d’Italia. Gli attuali amministratori comunali sostengono che a settembre 2023 era scaduto il termine per mantenere in vita la ciclovia, così come previsto dalle condizioni del finanziamento europeo ottenuto all’epoca dal Comune. Sono state quindi ripristinate le strisce blu. La Procura intende verificare anche le altre spese sostenute in vista della partenza della nona tappa della corsa rosa da Avezzano, nel mirino ci sarebbero gli eventi di Avezzano in Rosa, cartellone messo in piedi per accompagnare la partenza della tappa. Le spese ammonterebbero a circa 130 mila euro: tra queste circa 21 mila euro per spettacoli, iniziative enogastronomiche competizioni sportive; oltre 34 mila euro per una società che ha avuto il compito di promuovere il territorio nel periodo antecedente all’arrivo della corsa in città; gadget per quasi 40mila euro; piani di sicurezza per 18 mila euro e spese varie per 15 mila euro.
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