L’Aquila. Il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi – con l’assessore alle Partecipate e alla mobilità, Paola Giuliani, il consigliere delegato per le Politiche della montagna, Luigi Faccia, e il capo dipartimento dei Servizi al cittadino, Tiziano Amorosi – ha incontrato stamani una delegazione di lavoratori del Centro turistico del Gran Sasso.
L’incontro, convocato proprio dal sindaco, si è reso necessario per sgombrare il campo dagli equivoci, causati da informazioni errate susseguitesi negli ultimi giorni. È stato precisato, infatti, che il Ctgs non vive una crisi strutturale, che può godere per intero del contratto di servizio e che, quindi, la salvaguardia del perimetro occupazionale, almeno per i lavoratori a tempo indeterminato, non è in discussione. Si sono condivise le preoccupazioni e le aspettative per una condizione lavorativa più stabile da parte degli stagionali, viste le competenze acquisite, le professionalità e l’anzianità di servizio. Il problema si sarebbe comunque posto vista la scadenza contrattuale e quella della graduatoria a fine giugno. Ad ogni modo, il Comune ha garantito tutto il supporto al Centro turistico, sia per l’aspetto tecnico che per quelli amministrativo/contabile, ambientale e circa la gestione del personale. Dal tavolo sono emerse proposte, che verranno esaminate, anche in ordine al servizio navetta e alla riorganizzazione complessiva.
È stato precisato che, a oggi, il Ctgs non ha problemi di liquidità e che, anche qualora il Fondo di solidarietà dovesse arrivare in ritardo, sarà l’Azienda stessa a occuparsene. Parallelamente, procedono le attività relative all’aspetto tecnico della revisione generale della funivia, a partire dalla sostituzione delle funi. L’interlocuzione con Ansfisa è costante. Domani, 18 maggio, è prevista la scadenza della manifestazione di interesse e, dunque, sarà disponibile l’elenco dei professionisti che hanno espresso la volontà di partecipare alla selezione per la redazione del progetto esecutivo.
L’obiettivo è quello di sottoporre un cronoprogramma ad Ansfisa in cui la chiusura della funivia sia limitata allo stretto necessario. Quanto alle esigenze degli operatori commerciali che insistono nell’area del Gran Sasso, sono emerse proposte che potrebbero consentire di ripensare anche le modalità di frequentazione di Fonte Cerreto e di tutto il percorso fino a Campo Imperatore così da garantire un’utenza più che sufficiente per l’autosostentamento delle attività.