Francavilla. Obiettivo un milione di firme per dire basta ai cibi importati e camuffati come italiani e difendere la salute dei cittadini e il reddito degli agricoltori, estendendo l’obbligo dell’indicazione di origine in etichetta a tutti i prodotti alimentari in commercio nell’Ue.
In occasione della nona edizione di Fiori e fragole, Coldiretti Chieti sarà presente alla rassegna promossa dal Comune con la petizione della proposta di legge europea di iniziativa popolare sulla trasparenza di quanto portiamo in tavola. La petizione, inaugurata a livello nazionale il 9 aprile al passo del Brennero, potrà essere sostenuta da tutti i cittadini maggiorenni che vogliono l’etichetta di origine in tutta Europa.
“Dinanzi all’invasione di prodotti stranieri che mettono a rischio la salute dei cittadini e il futuro dell’agroalimentare tricolore Coldiretti chiede anche maggiori controlli per bloccare le truffe a tavola – dice Pier Carmine Tilli, presidente di Coldiretti Chieti – Basti pensare ai recenti casi di patate straniere vendute come italiane o dei falsi carciofi brindisini di provenienza africana, o dell’olio di semi venduto ai ristoranti romani come extravergine. I valichi e i porti non possono continuare ad essere un colabrodo da cui passa di tutto”. Secondo Luca Celestino, direttore di Coldiretti Chieti, è necessario “anche lo stop all’importazione di cibo trattato con sostanze e metodi vietati in Europa, come il grano canadese fatto seccare in preraccolta col glifosato, affermando il rispetto del principio di reciprocità: gli obblighi che vengono imposti ai produttori italiani devono valere anche per chi vuole vendere nel mercato europeo”. La mobilitazione della Coldiretti rappresenta quindi un gesto concreto per ricordare l’importanza del cibo sano, le battaglie portate avanti finora e la centralità dell’economia agricola e dei valori dell’agricoltura italiana. Lo stand per la raccolta firme sarà allestito a Francavilla domenica 5 maggio dalle ore 10 in piazza Sant’Alfonso.
Comunicato stampa