Avezzano. Una sera come un’altra, fuori con la mamma a mangiare una pizza, poi un giro in auto e lo schianto, travolta da un’auto, il rischio di non farcela. Ma la storia della giovane avezzanese Francesca Tiburzi ha avuto per fortuna un lieto fine e oggi, tornata a casa dopo tanti giorni in ospedale, arriva il suo ringraziamento a chi si è presa di cura di lei con professionalità ma anche con empatia e devozione.
“Il 17 marzo ho subito un incidente che mi ha portata a dovermi sottoporre a un intervento chirurgico molto delicato”, racconta Tiburzi, che ha 22 anni e che oggi vuole rendere pubblico un messaggio importante, non solo di apprezzamento per i medici dell’ospedale di Avezzano ma anche per i suoi cari che le sono stati vicino in un momento di grande difficoltà, “sono stata ricoverata diversi giorni in rianimazione ed è doveroso ringraziare infinitamente i dottori, gli infermieri e gli operatori socio sanitari che fin da subito si sono messi a completa disposizione per me e per la mia famiglia”.
“Un ringraziamento speciale al primario del reparto, il dottor Pierfrancesco Fusco, che personalmente anche se non sempre presente fisicamente, mi ha seguita sempre nei minimi dettagli. Alla dottoressa Beatrice Pessia e al dottor Giuseppe Carducci, primario del reparto di chirurgia”, va avanti la giovane, “non smetteremo mai di ringraziarvi per avermi salvato la vita. Al dottor Francesco Quadrozzi grazie per l’infinita disponibilità, che ha avuto non solo quando ero ricoverata ma anche dopo essere stata dimessa. Alle dottoresse Emma Massimi e Sara Pietrantoni, grazie per aver ascoltato tutte le nostre esigenze. A tutti gli altri dottori e a tutto il personale sanitario della chirurgia vanno i nostri più grandi ringraziamenti per la premura avuta non solo nei miei confronti ma anche per tutta la durata del ricovero”.
“Il mio grazie va anche a un altro dottore, Leonardo Scoccia, che un giorno si è preso cura di me nonostante il suo turno fosse terminato. Non è andato via e ha preferito rimanere con me, per tenermi sotto stretta osservazione”.
Nei giorni di ricovero in rianimazione sono state tante le persone che si sono preoccupate per la salute di Francesca. Dopo l’incidente stradale, amici e parenti si sono stretti intorno alla famiglia per cercare di avere notizie sul suo recupero. Sono stati giorni di grande apprensione.
Alla fine del suo racconto arriva una riflessione: “Oggi mi sento di dover essere più grata alla vita”, le sue parole, “prima mi lamentavo per tante piccolezze, davo tutto per scontato compresa la vicinanza della mia famiglia e delle persone alle quali voglio bene. Invece adesso dico che non è assolutamente così, se non fosse stato per tutte le persone che ho sentito vicino, io non ce l’avrei mai fatta, sono stati tutti loro che mi hanno dato la forza di lottare e di andare avanti”.