Guardiagrele. Si è costituito il Comitato tecnico-scientifico del Parco nazionale della Maiella. Nominati per i prossimi 4 anni i 10 componenti dell’organo necessario all’Ente Parco per mantenere il titolo di Geoparco Mondiale Unesco.
Si tratta, si legge in una nota, di Violetta De Luca, esperta di geologia del Geoparco con funzioni di segretario del Comitato; Catia Di Nisio, geologa che ricoprirà il ruolo di delegata del presidente dell’Ordine dei Geologi; Sergio Rusi, rappresentante della commissione Geositi e Geoparchi designato dall’Ordine dei Geologi della Regione Abruzzo; Silvano Agostini, esperto di divulgazione della geologia e/o di conservazione e promozione dei geositi; Aurelio Manzi, esperto di biodiversità con competenze trasversali (interazioni biosfera e geosfera); Daniela D’Alimonte e Edoardo Micati, che copriranno le due posizioni di esperti di cultura materiale e immateriale locale con competenze trasversali; Benedetta Basso, esperta di educazione ambientale, di aree protette e ambiente operante in uno dei Cea locali.
Sono componenti del Comitato anche il presidente dell’Ente Parco Lucio Zazzara e il direttore Luciano Di Martino, responsabile del Servizio Biodiversità, Ricerca e Sviluppo sostenibile, che sarà coordinatore del Comitato. All’ordine del giorno una ricognizione sulle attività svolte per il Maiella Unesco Geopark.
Tra cui la redazione e consegna al segretariato dell’Unesco del Report con gli obiettivi raggiunti negli ultimi anni, necessario per la verifica da parte dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per la rivalidazione entro il 2024. Definiti anche i nuovi obiettivi.
“Uno dei compiti principali sarà attivare un sistema di rete museale. I musei nel Geoparco devono avere di più che solo la funzione di spazi di accoglienza. Dobbiamo porci l’obiettivo di creare un sistema dei tanti piccoli musei che formano il patrimonio culturale cercando di creare dei nuovi percorsi tra le diverse parti del nostro territorio – ha detto Zazzara – A questo scopo è stata attivata una convenzione con Fondazione PescarAbruzzo partendo dalle grandi potenzialità della Valle Giumentina”.
Di Martino, prosegue la nota, ha ricordato altri traguardi raggiunti “come l’avvio degli studi per individuare tracciati e sentieri utili alla valorizzazione dei siti minerari tra Lettomanoppello, Roccamorice e Tocco da Casauria, oltre agli accordi sottoscritti con siti importanti appena al di fuori dei confini del Geoparco quali le sorgenti del Lavino a Scafa, il Castello di Roccascalegna e il paese vecchio di Gessopalena denominato ‘petra lucente’ per via della ricca presenza di gesso”.