Avezzano. “Ridurre la mobilità passiva e le attese dei pazienti dovrebbe essere una priorità per tutti, non un terreno di scontro politico”. A parlare, a seguito delle polemiche sollevate dal centrosinistra sulla presunta incompatibilità dell’assessore Mario Quaglieri, risultato il candidato più votato della regione alle ultime elezioni, è Lucia Di Lorenzo, alla guida del gruppo che gestisce le case di cura Di Lorenzo e Nova Salus.
“Stanca, stremata esasperata dai continui attacchi”, spiega Di Lorenzo, “mi sento di rispondere solo per spiegare la posizione del mio gruppo. Il rapporto della Casa di Cura DI Lorenzo con il dottore Quaglieri è un rapporto di collaborazione libero professionale, cioè lui opera i suoi pazienti presso la struttura, non è mai stato dipendente e non è mai stato un medico di base. Il dottore Quaglieri è un ottimo professionista e il rapporto è basato su questo. Credo di poter affermare che vi sia reciproca stima professionale e rispetto per le posizioni politiche peraltro non sempre allineate. Nessun regalo è stato fatto alle cliniche e, a ben guardare i numeri, per chi ne ha voglia, men che meno alle mie strutture. Nova Salus non è tra gli assegnatari (perché fa solo riabilitazione e non alta specialità) e la cifra assegnata alla Di Lorenzo rispetto ad altri, è irrisoria pari ad €. 1.621.543 (Villa Letizia, stesso numero di posti letto €. 2.987.798; INI Canistro, metà dei posti letto €. 1.921.176). Questo provvedimento, che difenderei a spada tratta se fossi il Presidente della Regione, ha consentito dopo 10 anni di drammatico trend in ascesa della mobilità passiva, di invertire la tendenza e cominciare a recuperare i nostri pazienti che vanno fuori”.
“Sono 14 anni che, dopo lo sconsiderato provvedimento che aveva bloccato l’importazione di pazienti di altre Regioni presso le Case di Cura”, continua Di Lorenzo, “le Giunte che si sono succedute hanno tentato di trovare i fondi per invertire questo trend, ma evidentemente chi non ha vinto le elezioni e non era riuscito a trovare questa soluzione, non si fa una ragione del fatto che l’attuale Governo sia riuscito nell’impresa. Il provvedimento peraltro, non mira a sottrarre pazienti alle altre Regioni, bensì a mantenere al nostro interno i pazienti, semplificando l’accesso alle prestazioni di alta specialità, per evitare la migrazione presso altre Regioni, quindi è un provvedimento a totale vantaggio dei cittadini abruzzesi, ma forse per comprenderlo è necessario conoscere la sanità e saper leggere i dati, non è sufficiente essere “leoni da tastiera” o “leoni da microfono”. La giunta uscente ha semplificato molte procedure a vantaggio dei cittadini per la sanità, unificando i CUP ospedalieri e accreditati, imposizione di cui la sanità accreditata è tutt’altro che lieta. Le mie strutture versano in notevoli difficoltà a causa del mancato pagamento dei Ristori Covid, in attesa dal 2020, che la sola ASL dell’Aquila non ha corrisposto…se questi vi sembrano vantaggi, non oso immaginare cosa possano essere i provvedimenti contrari! Non escludo azioni legali nei confronti di chi ha tentato di diffamarmi pubblicamente con patetiche insinuazioni prive di qualsiasi fondamento. In alternativa, invece di lanciare accuse, confrontiamoci sui dati ed esorto il Presidente della Regione ad intervenire per difendere il suo operato e quello dei suoi collaboratori, dimostrando la correttezza di quanto è stato deliberato, con i numeri anzichè con le chiacchiere. Sono disponibile al confronto aperto e sincero, basato sui dati, con tutte le forze politiche, su quanto è stato fatto e soprattutto si quanto ancora di buono si può fare per i pazienti abruzzesi”.