Introdacqua. Duemilacinquecento persone si sono riversate ad Introdacqua per le Giornate FAI di primavera. Il paese è stato invaso da artigiani locali con i loro splendidi manufatti. Musica, escursioni e assaggio di prodotti agricoli bio a farla da padrone.
Eccezionalmente per i visitatori Fai, è stata aperta la chiesa campestre di Sant’Antonio Abate, luogo suggestivo, solitamente chiuso e poco conosciuto. Una passeggiata-trekking, partita dal centro storico, ha percorso una stradina in salita raggiungendo un sentiero nel bosco che ha condotto alla chiesa-eremo, per ammirare uno splendido ciclo di pregevoli affreschi del XV-XVI secolo. Ma ci sono state altre aperture esclusive. Quelle del dongione medievale e di altre meraviglie: alla torre fortificata è stato possibile ammirare il fenomeno luminoso equinoziale che, come previsto dai calcoli, si è verificato. Qui è salita anche Caterina, una 90enne del luogo, che non si è voluta perdere la giornata di sole. Nel paese dove la musica è da sempre protagonista, non poteva mancare una visita all’esposizione degli antichi strumenti musicali. “Un vero e proprio successo, dimostrazione che cultura e turismo possono essere un attrattore naturale”- commentano dalla delegazione del Fai e dal comune di Introdacqua, guidato dal sindaco, Cristian Colasante.