L’Aquila. Trasferito da Parma nel carcere dell’Aquila, in regime del 41 bis, il superboss del clan dei Casalesi Francesco Schiavone, detto Sandokan, superboss del clan dei Casalesi. Alla base della decisione le sue condizioni di salute, essendo Sandokan malato di tumore dal 2018, e con la possibilità di curarsi all’ospedale San Salvatore, come avvenuto per il superboss della mafia, Matteo Messina Denaro, morto per tumore a l’Aquila morto a settembre scorso.
Schiavone fu arrestato l’11 luglio 1998 in un bunker del suo paese natale, Casal di Principe, dopo la latitanza che fece seguito alle confessioni di Carmine Schiavone e di altri pentiti che portò all’operazione “Spartacus” del dicembre del 1995, con 143 ordinanze di custodia cautelare e il sequestro di 105 ditte individuali, 137 società sequestrate, centinaia di immobili, aziende agricole, fabbricati, imbarcazioni e due società di calcio, per un ammontare di quasi 1500 miliardi di lire.