Rivisondoli. Il vescovo di Sulmona ha annunciato di aver deciso la sospensione per il parroco risultato positivo alla cocaina dopo un incidente stradale a Pratola Peligna. Il sacerdote però sostiene di non aver mai assunto volontariamente la sostanza stupefacente ma di averla ingerita per errore.
Sempre più intricata la vicenda che vede protagonista Daniel Cardenas dopo i fatti di domenica scorsa quando, a seguito di un incidente stradale in cui il prete era rimasto ferito, era emersa la sua positività alla cocaina e con un valore abbastanza alto. Dopo la denuncia per guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti e il ritiro della patente, è arrivata anche la sospensione. Il Vescovo, dopo aver convocato il Collegio dei consultori, ha deciso di sospendere il prete in via precauzionale in attesa di ulteriori verifiche. L’annuncio del provvedimento canonico di monsignor Michele Fusco è arrivato sabato con la precisione che è una decisione per garantire lo stesso sacerdote
Il prete, che nel frattempo è tornato nel paese di cui è parroco, Rivisondoli, si difende sostenendo di non aver mai assunto volontariamente la sostanza stupefacente ma di averla ingerita per errore. “Il mio assistito ha rappresentato di non aver mai assunto volontariamente sostanze stupefacenti. La cocaina non può essere assunta solo con la cosiddetta sniffata. Se poi per errore l’ha ingerita è un’altra questione. Lo difenderò a spada tratta” ha dichiarato il suo legale, l’avvocato Gerardo Marrocco. “No ai processi di piazza. A Rivisondoli i parrocchiani sembrano spaccati sul giudizio del sacerdote tra chi pretende le scuse di don Daniel, chi vuole una guida stabile e chi lo difende.