L’Aquila. Proposta di riorganizzazione degli Uffici territoriali dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli- Declassamento Ufficio delle Dogane dell’Aquila. Lettera aperta dei dipendenti.
“Con nota prot. 156738 del 11/03/2024 della Direzione Centrale Personale è stata trasmessa l’ipotesi di
determinazione direttoriale di “Organizzazione e articolazione degli Uffici delle Direzioni territoriali e
degli uffici locali ADM”; tale ipotesi riporta quanto presentato in data 4 marzo 2024 alle OO.SS., riunite
in sede di Organismo paritetico. Come anche evidenziato sui canali social dell’Agenzia “si tratta del passaggio
precedente alla sua approvazione definitiva da parte del Comitato di gestione, che sarà convocato nei prossimi giorni ”.
Dalla lettura del testo della riforma emerge chiaramente e immediatamente come L’Aquila, e soprattutto, l’Abruzzo, siano state colpite più di tutte da tale riforma: l’Abruzzo, in quanto con 4 province vede attribuirsi solo e soltanto un UADM (Ufficio Accise, Dogane e Monopoli) di livello dirigenziale come la Valle d’Aosta1 , l’Umbria, il Molise e la Basilicata, che presentano non più di 2 province ed è più popolosa e presenta un’estensione geografica ben maggiore delle altre, oltre che una conformazione morfologica più diversificata; L’Aquila, in quanto UNICO capoluogo di Regione a non vedersi riconosciuto neanche un UADM e ad ottenere solo e soltanto un Ufficio Dirigenziale (Antifrode Abruzzo) rispetto a tutte le altre città capoluogo di Regione a cui sono stati riconosciuti almeno due Uffici di livello Dirigenziale (UADM + Ufficio Antifrode). Presso l’attuale Ufficio delle Dogane dell’Aquila, comprensivo della Sot di Avezzano, lavorano 32 unità di personale più altre 13 unità presso la Sezione staccata dell’UM Abruzzo per un totale di 45 unità che andrebbero a pesare sull’istituendo UADM – ABRUZZO con sede a Pescara, dove di fatto ci sarebbe un unico Dirigente a gestire un numero elevato di dipendenti (circa 180).
La riunione del 4 marzo segue l’altra che si è svolta nello scorso mese di gennaio in cui il Direttore Generale ha presentato, sempre in sede di OPI, la bozza della riforma degli Uffici Territoriali. Dopo tale ultima riunione la maggioranza delle OO.SS. ha presentato osservazioni chiedendo di non declassare l’Ufficio delle Dogane dell’Aquila, bensì di trasformarlo in un UADM mantenendone il fondamentale livello dirigenziale insieme alle attuali competenze territoriali. Addirittura, Confintesa ha avanzato la proposta di creare l’UADM Gran Sasso d’Italia, anche esso di livello dirigenziale, ma con competenza sulle Province dell’Aquila e Teramo, modello già applicato con successo in occasione della riforma che ha investito le Camere di Commercio e molti altri Uffici ministeriali. Entrambe le proposte sono state respinte dall’Agenzia senza fornire alcuna motivazione o meglio affermando semplicemente “di non accogliere la proposta, in quanto non coerente con i principi di razionalizzazione della riforma organizzativa ”.
A parere dell’Agenzia, “la complessa riorganizzazione ha lo scopo di rafforzare i presidi territoriali, razionalizzare e
ottimizzare i processi amministrativi, migliorare la qualità dei servizi al cittadino”, peccato che nel caso della Provincia dell’Aquila, non fa altro che allontanare gli operatori dalle istituzioni rendendo per gli stessi sempre più difficile e complicato, in termini di tempistiche e chilometri, instaurare rapporti istituzionali con l’Agenzia delle Dogane. Evidenziamo, infatti, che le attività dirigenziali (emissioni autorizzazioni, pareri, atti di accertamento, etc.) ad oggi in capo all’UD dell’Aquila, saranno poi accentrate presso l’UADM con sede a Pescara, con evidenti ripercussioni per tutti gli operatori che saranno costretti a doversi recare a Pescara non solo per poter parlare con i responsabili dei procedimenti e con il Dirigente, ma anche per eventuali ricorsi presso le Corti di Giustizia Tributaria, il TAR, etc. Inoltre, la presenza di due SOT interne nella stessa provincia porterebbe alla lunga sicuramente ad un accentuarsi dei contrasti di competenza tra gli uffici e incertezza per l’utenza nella scelta della struttura più rispondente alle proprie esigenze lavorative, con la facile previsione che in futuro una delle due venga soppressa.
Alla città dell’Aquila sarà creato, invece, l’Ufficio Antifrode per l’Abruzzo che, come si può vedere dall’art.
3, comma 1, lett. d), della bozza della Determinazione allegata, si occuperà per tutta la Regione Abruzzo
1 La Regione Valle d’Aosta ha ottenuto ben due Uffici dirigenziali (UADM + Ufficio Antifrode) con soli 18 dipendenti. L’Attività Antifrode vera e propria resterà in capo invece agli Uffici Locali, quindi all’UADM di Pescara.
Gli UADM, invece, svolgeranno le attività vere dell’Agenzia (vedasi artt. 5 e 6 della Determinazione
allegata). È evidente che quanto assicurato dal Direttore Generale Cons. Roberto Alesse al Sindaco dell’Aquila
dott. Pierluigi Biondi e al Senatore dott. Guido Quintino Liris, in occasione dell’incontro avvenuto in
data 6 febbraio 2024 nella sede di ADM in Piazza Mastai a Roma, non sia stato rispettato, anzi è stato
fatto proprio il contrario di quanto promesso. In occasione di tale incontro, infatti, era stato assicurato
che l’Ufficio delle Dogane dell’Aquila non solo avrebbe mantenuto le proprie funzioni ma, addirittura, le
avrebbe aumentate. Ci si aspettava quindi che oltre all’UADM del Gran Sasso venisse creato anche
l’Ufficio Antifrode Regionale per l’Abruzzo, ma così non è stato.
Tale scelta non solo porterà disservizi agli operatori ma andrà a colpire tutti i dipendenti attualmente in
servizio presso le sedi dell’Aquila ed Avezzano che vedranno ridursi notevolmente le proprie competenze
e possibilità di crescita professionale. Tutti i lavoratori auspicano, quindi, che la classe politica si UNISCA tutta a difesa del territorio, non solo della Provincia dell’Aquila ma della Regione Abruzzo che, si ripete, è l’unica ad essere stata colpita da una riforma che se da un lato, in nome della razionalizzazione, vuol ridurre gli Uffici periferici, dall’altro ha visto negli anni accrescersi gli Uffici Dirigenziali al centro tramite la scissione e/o creazione di nuovi Uffici Dirigenziali; uffici, questi ultimi, a volte composti anche da una manciata di dipendenti. I dipendenti della sede direzionale dell’UD dell’Aquila si riservano la facoltà di far ricorso agli strumenti che l’ordinamento giuridico prevede a tutela della legittimità delle loro perplessità. Ci si auspica, pertanto, che gli organi politici, assieme all’ADM, trovino una soluzione che promuova la creazione del nuovo UADM del Gran Sasso d’Italia o, in alternativa, assicuri il permanere dello status attuale garantendo alla Regione Abruzzo il mantenimento di almeno due Uffici Locali ADM (UADM) uno a L’Aquila ed uno a Pescara insieme alle relative SOT. Restano a disposizione di chiunque sia disposto a difendere la Regione Abruzzo e la Provincia dell’Aquila
dalla riorganizzazione in corso di approvazione e/o già approvata. I dipendenti della sede direzionale
dell’UD dell’Aquila”.