Sulmona. C’è chi ci sale per ammirare le bellezze dei borghi incontaminati dal finestrino e chi usa il convoglio per convolare a nozze. La Ferrovia dei Parchi si conferma una formula vincente per il turismo delle aree interne dell’Abruzzo. Numeri alla mano, lo scorso anno sono saliti a bordo del treno storico 36.252 passeggeri, dai treni di Natale a quelli della neve passando per le corse estive. Stagioni da record che superano le rilevazioni del 2019 quando la Transiberiana d’Italia aveva messo a registro 31.500 passeggeri.
Nel 2020 il calo è palpabile e fisiologico, soprattutto per via delle misure di prevenzione e dei posti limitati: 7317
passeggeri. Il 2021, nonostante l’altalena delle riaperture, ha fatto registrare una prima ripresa. A bordo salirono
22.591 viaggiatori. Finisce l’emergenza e si tocca la soglia più alta: l’anno dei record è stato il 2022 che ha dato
la possibilità a 37.673 passeggeri di conoscere da vicino lo storico convoglio. Numeri alti anche lo scorso anno,
nonostante la leggera flessione. Il 2024 è iniziato sotto i migliori auspici. Finora, sulle prime venti corse
programmate, sono saliti a bordo in 7140 con i treni della neve che andranno avanti fino a marzo. “Si tratta di
un’esperienza entusiasmante e coinvolgente. La Ferrovia dei Parchi è un motore collaudato per il turismo dei
piccoli centri” commenta Mariadora Santacroce, operatrice del settore alberghiero di Sulmona, che gestisce tre
strutture ricettive. Dalla Fondazione Fs Italiane ricordano intanto che, per i treni della neve, viene impiegato
“l’affascinante convoglio d’epoca appositamente noleggiato e riservato all’agenzia viaggi che organizza,
composto dal potente “Bombardone”, il locomotore D445 al traino di vetture centoporte risalenti alla fine degli
anni ’20 del Novecento con interni in legno e apposito carro bagagliaio per il trasporto gratuito di passeggini,
bob e slittini, ciaspole, sci, bici e bagagli ingombranti”.