L’Aquila. Il sondaggio realizzato da Winpool dà i due candidati alla carica di presidenti della Regione Abruzzo, Marco Marsilio e Luciano D’Amico, sempre più vicini. L’indice di gradimento nei confronti del secondo è cresciuto, mentre per le intenzioni di voto il primo è ancora avanti.
“A meno di 20 giorni dal voto delle elezioni regionali abruzzesi, non ci sono più dubbi sul quadro elettorale”. ha commentato il segretario regionale del Pd, Daniele Marinelli, “tra il nostro candidato presidente Luciano D’Amico e il presidente uscente la partita è apertissima. A dividere le due coalizioni sono soltanto pochi decimali.
Al di là del dato importante sulle intenzioni di voto, è molto indicativo il dato sulla fiducia, che fotografa un vantaggio di 12 punti percentuali in favore di D’Amico. Insomma, se c’è un candidato che ha chance di crescere, è Luciano D’Amico.
Da qui al 10 marzo è necessario continuare a lavorare, con grande serietà e umiltà, per far conoscere a tutte le abruzzesi e gli abruzzesi il nostro progetto. Dopo questi cinque anni di malgoverno, finalmente si può scegliere di cambiare. Si può restituire dignità a questa regione, con un presidente che sia finalmente uno di noi: un abruzzese che abbia a cuore i bisogni, le esigenze, le speranze e il futuro della nostra terra”.
Per il centrodestra, invece, le cose sono diverse. “A qualcuno forse piace – o fa comodo – giocare con i numeri al lotto. Peccato che i sondaggi, potremmo citare tanti esempi anche nel recente passato, hanno dimostrato di essere tutto fuorché attendibili. Anziché guardare a cifre che cambiano di continuo, anche a seconda di chi fa il sondaggio, noi guardiamo alla risposta delle tante persone che stiamo incontrando da settimane sul territorio. La Lega è la seconda forza della coalizione di centrodestra e in Abruzzo è sempre di più il partito degli abruzzesi”. Così in una nota Luigi D’Eramo, segretario regionale della Lega Abruzzo e sottosegretario al Masaf.
“Se ne prossimi due giorni”, ha precisato il deputato di Fratelli d’Italia, Guerino Testa, “l’onorevole Luciano D’Alfonso dovesse avere notizie certe su quanto da lui oggi affermato, in merito a presunti braccialetti e collane utilizzati come merce di scambio per un sondaggio in favore del presidente Marco Marsilio – perchè questo è ciò che vuole lasciar intendere – può star certo, il collega parlamentare, che sarò io stesso ad accompagnarlo in Procura per denunciare i fatti. Per il momento si tratta solo di sue gravissime illazioni, né più né meno di quelle a cui purtroppo siamo oramai abituati e attraverso le quali continua a trattare da sprovveduti e non meritevoli di alcun rispetto tutti gli abruzzesi. Affermazioni che, questa volta, non passeranno nel dimenticatoio. E in merito, vale anche la pena ricordare come Antonio Noto sia uno dei più competenti sondaggisti di caratura nazionale. L’evidente insofferenza di Luciano D’Alfonso – marginalizzato dagli scenari politici – ha raggiunto livelli pericolosi, per se stesso e per chi gli è politicamente accanto. Credevo che avrebbe cominciato a parlare di contenuti e programmi: un vano auspicio. Si limita a fare il padre putativo del candidato D’Amico, oltre che a proseguire la sua attività ‘persecutoria’ nei confronti di Marsilio, quasi fosse un’ossessione. Dice bene, però, il collega D’Alfonso: la democrazia è implacabile e attraverso le urne dirà qual’è la buona e sana politica che i cittadini abruzzesi continueranno a scegliere”.