L’Aquila. Dai locali a piano terra della sede amministrativa della Asl 1 in via Saragat, nella periferia ovest del capoluogo, gli esponenti dei gruppi consigliari del Comune dell’Aquila lanciano l’appello alla partecipazione al Consiglio comunale sulla Sanità in programma lunedì 26 febbraio.
“Questi temi sono molto importanti per la città – hanno detto in una conferenza stampa – i cittadini hanno il diritto di essere parte attiva”. L’aula utilizzata per la conferenza è stata occupata ieri dalle forze sindacali e dai dai medici di medicina generale, con il supporto di alcune forze politiche di minoranza, nel corso della protesta contro la chiusura dei nuclei di cure primarie, gli studi associati dei medici di famiglia. L’ordine del giorno di lunedì impegna il sindaco e la giunta “ad agire istituzionalmente presso Regione Abruzzo e direzione strategica Asl 1 al fine di predisporre un piano, da trasmettere al più presto al Consiglio comunale, circa le iniziative che ritiene debbano essere avviate alla luce di quanto previsto per la sanità nel Pnrr, in particolare per quanto riguarda l’organizzazione della medicina territoriale; richiedere la pubblicazione dei bandi di concorso per figure di ruolo e non facenti funzione, la previsione delle date dell’espletamento di quelli eventualmente banditi e la stabilizzazione dei precari; rivedere la ripartizione dei finanziamenti per l’edilizia sanitaria, investendo finalmente le risorse per l’adeguamento sismico e per l’efficientamento energetico del San Salvatore; risolvere definitivamente il problema relativo i Nuclei di Cure Primarie, rivedere la scelta incomprensibile di collocare la Casa di comunità all’interno del del San Salvatore; procedere alla stabilizzazione del personale precario della
Asl 1 e predisporre una relazione dettagliata da trasmettere al Consiglio comunale circa le conseguenza dell’attacco hacker”. Presenti alla conferenza stampa i consiglieri Stefano Albano, Eva Fascetti, Stefano Palumbo, Lorenzo Rotellini, Simona Giannangeli, Elia Serpetti, Stefania Pezzopane, Paolo Romano, Alessandro Tomassoni.