L’Aquila. “Non vogliono riceverci prima del 10 marzo… hanno a cuore più le elezioni regionali che la salute dei cittadini”. Dalla sala occupata del piano inferiore della sede amministrativa della Asl, il segretario generale della Cgil L’Aquila, Francesco Marrelli, ha motivato così la scelta di portare avanti la mobilitazione insieme alle altre sigle sindacali dei professionisti di medicina generale Fimmg, Smi, Snami in corso da ieri nella struttura che si trova nella periferia ovest della città.
Questa mattina, proprio nella sala occupata, i gruppi consigliari di opposizione al comune dell’Aquila terranno una conferenza stampa congiunta proprio nella sala occupata e nel pomeriggio potrebbe essere la volta delle forze sindacali. “La nostra si legge in una nota dei giovani medici della Federazione italiana dei medici di medicina generale della provincia dell’Aquila (Fimmg) – è una battaglia in difesa della tutela dei nuclei per le cure primarie, gli studi medici associati che costituiscono dei veri e propri presìdi medici nel territorio, aperti 12 ore al giorno garantendo assistenza medica, infermieristica e di segreteria”. “In merito alla questione di presunta illegittimità dell’assunzione dei nuovi medici in sostituzione dei colleghi andati in pensione – si legge ancora nella nota – ci chiediamo come mai facendo riferimento a degli accordi regionali, la questione riguardi solo e soltanto la Asl Avezzano -Sulmona – L’Aquila e non le altre aziende sanitarie abruzzesi. Sono due anni che aspettiamo
fiduciosi che avvenga il subentro di chi è andato in pensione, fidandoci appunto delle parole e delle promesse dei dirigenti della Asl 1, e ora ci dicono che c’è qualcuno più giovane e più fiducioso di noi che aspetta l’approvazione del nuovo Air: siamo diventati troppo vecchi da poter ambire al subentro, ma non lo siamo ancora abbastanza come i colleghi che invece per anni hanno lavorato nei nuclei”.