Pescara. Sono passati oltre cento anni, ma il giallo legato alla caduta di Gabriele d’Annunzio dalla finestra della stanza della musica di villa Cargnacco (che lo stesso Poeta denominò “il volo dell’Arcangelo”) non è ancora risolto. Anzi è un episodio sempre più intrigante.
A risvegliarne l’interesse è un docufilm di Silvano Console, tratto dal libro “Il Vate e lo sbirro” di Ennio Di Francesco, già commissario di polizia. Il docufilm, che viene proiettato in prima nazionale a Pescara, ricostruisce nei dettagli la missione del commissario Giuseppe Dosi incaricato dal Viminale di capire cosa fosse accaduto a d’Annunzio. Il Dosi, assumendo una falsa identità, dopo accurate indagini a Gardone, pervenne ad una conclusione della quale però ancora oggi non si è certi. Alcuni storici hanno addirittura ipotizzato che l’incidente fosse stato provocato per escludere d’Annunzio dalla scena pubblica. D’altronde il suo rapporto con Benito Mussolini era quantomeno controverso. D’Annunzio intendeva impegnarsi per una pacificazione nazionale. Avrebbe dovuto partecipare ad un incontro con lo stesso Mussolini e Francesco Saverio Nitti il 15 agosto 1922. L’incidente mandò tutto all’aria.
Intervengono: Luciano Canfora Storico e saggista, Pietro Gibellini Critico letterario, Raffaele Camposano Ufficio Storico Polizia di Stato, Ennio Di Francesco Autore del libro “Il Vate e lo sbirro”
con la partecipazione straordinaria di ’Nduccio Proiezione clip-video ’Nduccio e Gabbriele alla Taverna 58: “Il volo dell’Arcangelo”, “Il Duce al Vittoriale”
INGRESSO LIBERO