L’Aquila – Con la procedura di codecisione Il Parlamento europeo congiuntamente con il Consiglio, il Consiglio e la Commissione adottano regolamenti e direttive, prendono decisioni e formulano raccomandazioni o pareri
(art. 249 del Trattato dell’Unione Europea). Numerosi atti normativi riguardano la sanità pubblica ed hanno lo scopo di garantire un livello elevato di protezione della salute umana
, ciò ai sensi dell’art. 152 del Trattato UE.
A differenza dei regolamenti e delle decisioni, le direttive comunitarie necessitano di un atto di recepimento per il necessario adattamento all’ordinamento italiano. A tal fine, all’inizio di ogni anno, viene presentato al Parlamento un disegno di legge recante Disposizioni per l’adempimento degli obblighi derivanti dall’appartenenza dell’Italia alle Comunità europee
, la cosiddetta Legge comunitaria
.
Diverse sono le direttive comunitarie ritenute di interesse sanitario transfrontaliero con indicazione dello stato, della procedura di recepimento nel diritto nazionale e della norma di recepimento. L’Unione Europea contribuisce a migliorare la salute pubblica attraverso l’erogazione di importanti finanziamenti e norme in materia di lotta contro le minacce sanitarie transfrontaliere, medicinali innovativi, diritti dei pazienti nell’assistenza sanitaria transfrontaliera, prevenzione delle malattie e promozione della salute in generale.
“In questi giorni – spiega Eliseo Iannini – in team stiamo analizzando le direttive recepite dall’UE nel corso degli ultimi anni. Oltre a ciò va fatta una attenta analisi di raffronto tra i diversi modelli sanitari propri degli stati appartenenti alla comunità europea. Il settore sanitario è una sfida che dobbiamo vincere per la tutela di tutti, nel caso italiano le regioni nello specifico hanno anche molti poteri autonomi sia in termini organizzativi, normativi e di spesa. Sono note le criticità sempre più evidenti in termini di lunghe liste di attesa, e di organizzazione di molte aziende sanitarie, plessi ospedalieri. Il nostro monitoraggio riguarda specificamente questo aspetto: stilare elenchi precisi sulle principali criticità riscontrate nelle regioni del collegio meridionale ad esempio e quindi l’Abruzzo, il Molise, la Campania, la Puglia, la Basilicata e la Calabria. A tanta bellezza di questi luoghi che ci invidiano tutti, dobbiamo far corrispondere la capacità di evidenziare ciò che non funziona, ma facendo corrispondere adeguate proposte di soluzioni attuative. Il ruolo del parlamentare europeo, è quello di creare dei “ponti” di collegamento tra Regioni, Ministeri (in questo caso della Salute), e con il consiglio europeo che definisce priorità e strategie, ed il consiglio dell’Unione Europea che esercita funzioni legislative e di bilancio.
Per poter ben operare, la prima cosa – prosegue Eliseo Iannini – è conoscere in dettaglio i meccanismi operativi, per poi trarne beneficio per i nostri territori. Tornando alla sanità, il confronto tra modelli, è essenziale per apportare correttivi, ma soprattutto serve innovazione. Con l’avvento dell’intelligenza artificiale generativa oggi la medicina sta facendo progressi esponenziali, anche noi, le nostre regioni meridionali dunque hanno la possibilità di migliorarsi e diventare nel loro piccolo delle vere eccellenze. Non è facile, ma dobbiamo porci questo e molti altri obiettivi”.
Ci sono poi una serie di aspetti che riguardano ad esempio l’assistenza sanitaria che si può fruire negli stati dell’UE, aspetti poco noti, e sicuramente su tale argomento necessita un incremento di informazione. E tra gli obiettivi dell’imprenditore Eliseo Iannini candidato alle elezioni europee 2024 nelle file di Forza Italia per le regioni Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Puglia e Calabria c’è proprio quello di costituire un’osservatorio specifico per le regioni del collegio elettorale. “Perchè – spiega Iannini – è giusto dare risposte partendo da laddove la fiducia viene tributata, con estensione di benefici poi ovunque”.
Gli imput che lancia Iannini sono già ben chiari, e per chi ha saputo realizzare produttività aziendale, generare occupazione, sviluppo a 360° nel territorio italiano, non si tratta di promesse, ma non altro che di realtà.
Oltre a tali prerogative – conclude Eliseo Iannini – occorre poi anche tener conto ed interagire in modalità macroregioni quali nuove forme rafforzate di governo dell’Unione Europea con Stati membri appartenenti ad un’area territoriale e con la partecipazione di Stati extraeuropei in cui si promuovono sinergie, eliminando discriminazioni di ogni sorta, la sanità ha bisogno di confronto e di aprire le porte. Il meridione d’Italia, anche in relazione all’elevato flusso di turismo che lo vede protagonista, ha il diritto sacrosanto di vedere migliorare la sanità pubblica”.