Navelli. Da Navelli ha preso il cammino “La Corriera dei nonni lettori”, il progetto che prevede un laboratorio di lettura ad alta voce rivolto agli anziani di sei paesi dell’entroterra aquilano con il primo degli incontri previsti in modo itinerante per stimolare curiosità, ricordi e riflessioni, per aprire gli sguardi.
L’innovativo progetto che porta la firma di Paolo Fiorucci, divenuto noto come Libraio di Notte, reso possibile anche grazie ad una raccolta fondi promossa sul web, è iniziato con le letture dell’attrice Francesca Camilla D’Amico, docente in quest’avventura, nella sala consiliare del Comune, che con il sindaco Paolo Federico ha sostenuto l’iniziativa. “Ciò che ha a che fare direttamente con la vita più autentica è sempre complicato da spiegare, di questo sono fermamente convinto”, commenta Fiorucci. “Scrivere, in fin dei conti, è sempre difettivo rispetto al vivere. Così trovo difficoltà nell’atto del raccontare in maniera soddisfacente il primo appuntamento con la Corriera dei Nonni Lettori, ieri a Navelli. Quello che posso dire è che La Corriera dei Nonni Lettori è un’eccezione eccezionale che mi fa bene al cuore, e che le nonne i nonni sono una meravigliosa invenzione fatta soprattutto di storie. Ascoltiamoli per un altro racconto ancora, e poi ancora una volta. Non c’è da pentirsene”.
In ognuno degli incontri previsti – dopo Navelli, a San Benedetto in Perillis, Gagliano Aterno, Tione degli Abruzzi, Fontecchio e Fagnano Alto – si leggono racconti brevi, storie di vita, leggende e fiabe dell’Abruzzo montano con brani tratti dalle opere di Antonio De Nino, Gennaro Finamore, Giovanni Pansa che, attraverso i corpi e le voci dei partecipanti, saranno restituiti al pubblico in delle letture corali in programma a giugno all’Aquila, al Palazzetto dei Nobili, a La dimora dei nonni felici e presso la Comunità 24 Luglio. Ogni incontro ha la durata di novanta minuti e fornisce le basi metodologiche per la lettura ad alta voce. I Comuni che saranno attraversati dalla Corriera dei Nonni Lettori patrocinano l’evento, assieme al Comune dell’Aquila e al Parco del Sirente-Velino.
Il progetto, al quale collaborano Valeria Pica e l’associazione Heritage Art Research Project (Harp), si propone di restituire agli anziani la funzione di narratori e depositari della conoscenza tradizionale, interpretando simbolicamente la loro presenza come spina dorsale delle comunità, così come l’Appennino è la spina dorsale dell’Italia. È coinvolto anche Fabio Massimo Fioravanti, fotografo professionista, autore di reportage sul Giappone, l’Asia Centrale, l’India, l’Africa del Sud e il Medio Oriente, che racconterà per immagini l’intero progetto.