Chieti. “La notizia che il TAR del Lazio ha bocciato il ricorso della società Medoil contro il Ministero dell’Ambiente che aveva chiesto un supplemento d’istruttoria per il progetto di trivellazione di ‘Ombrina Mare 2’ ci soddisfa”. Ad affermalo è Camillo D’amico capogruppo del Pd della provincia di Chieti. “Noi, come gruppo consigliare, mai abbiamo sottaciuto la nostra contrarietà. Abbiamo partecipato ufficialmente sia alla manifestazione di contrarietà che si tenne a Pescara, sempre votato e sostenuto gli atti che l’amministrazione ci ha sottoposto in commissione ed in consiglio”. “La provincia di Chieti – spiega il capogruppo Pd – all’unisono, ha sempre chiaramente detto no al progetto della Medoil e si ad un modello di sviluppo alternativo che tenesse conto delle peculiarità proprie della costa e delle potenzialità derivanti dall’ancora mai ancora realizzato parco nazionale della costa teatina. Noi siamo sempre stati su posizioni chiare ossia: non dire dei no a tutto ed a prescindere ma si a quelle idee progettuali ed imprenditoriali che creassero vero valore aggiunto ed occupazione per il territorio. Il nostro territorio ha diverse peculiarità che possono generare opportunità di sviluppo ed occupazione; non possiamo assecondare iniziative imprenditoriali che generano poche decine di posti di lavoro, forti impatti ambientali e qualche briciolo di ristoro economico per le amministrazioni locali che le ospitano”. Prosegue Camillo D’Amico, “bisogna accelerare tutte le procedure che portano ad investimenti in termini infrastrutturali, potenziare i servizi legati al turismo, velocizzare la realizzazione del parco nazionale della costa teatina rifuggendo dall’ideologico confronto dei favorevoli e contrari a prescindere, autorizzare quegli investimenti in energia pulita ed alternativa come il solare e l’eolico create in zone idonee che non deturpino l’ambiente ed il paesaggio circostante. Tutto questo salvaguardando e rilanciando le attività produttive esistenti. La nostra non è una proposta utopica ma un appello al confronto di merito sereno che guarda alla concretezza”. Il capogruppo Pd conclude la sua nota sostenendo che “ nella regione Abruzzo, almeno dalla maggioranza uscente, nessuno può intestarsi meriti per la vicenda della netta contrarietà al progetto della Medoil perché cadrebbe nel ridicolo ed in una propaganda spicciola di cui i cittadini non hanno alcun bisogno. La provincia di Chieti, almeno in questo caso, ha esercitato un ruolo attivo, positivo e da protagonista”.