L’Aquila. “Il candidato Presidente del campo abnorme della sinistra Luciano D’Amico si dimostra poco informato sui lavori del Consiglio regionale in materia di contrasto alla violenza di genere in Abruzzo. Martedì, nell’ultima seduta di Consiglio, arriverà in aula la proposta di legge con cui si riformula il testo sul tema, rimasto fermo a 18 anni fa, affinché i Centri Antiviolenza e le Case Rifugio possano operare sul territorio al meglio, semplificandone la vita. A questo taglio della burocrazia, si aggiunge anche il raddoppio dei fondi sul capitolo di bilancio regionale dedicato: fino a oggi mi ero sempre fatta carico di ciò con emendamenti annuali, adesso rendiamo questo incremento strutturale. Le parole della Presidente della Corte d’Appello dell’Aquila Fabrizia Ida Francabandera, che durante l’inaugurazione del nuovo anno giudiziario ha apertamente parlato di emergenza femminicidi in Abruzzo, sono solo l’ultimo campanello d’allarme in ordine di tempo. Era urgente intervenire sulla norma regionale e martedì lo faremo, una volta per tutte”.
Così il Consigliere regionale di Forza Italia Sara Marcozzi, che prosegue: “La riforma, ricordo, è stata scritta cogliendo i suggerimenti arrivati dal tavolo tecnico richiesto ai Consiglieri regionali proprio dalle rappresentanti dei Centri Antiviolenza, che ringrazio ancora per il lavoro che svolgono, a cui solo la sottoscritta prese parte in presenza. Anche in materia di sostegno al reddito ricordo che Forza Italia è già intervenuta con l’approvazione della legge a mia firma di istituzione del Reddito di libertà regionale”.
“In compenso dalla stessa parte politica che appoggia la candidatura di D’Amico non è arrivata mai una proposta di legge per rivedere il sistema dei Centri Antiviolenza e delle Case Rifugio, né emendamenti per incrementare i fondi a sostegno di queste realtà. Direi quindi che le sue parole sul tema siano fuori tempo massimo e rivolte all’interlocutore sbagliato, perché è proprio il centrodestra ad aver smosso un’inerzia che durava da anni”, conclude Marcozzi.