Villamagna. Il presidente della Regione, Marco Marsilio, ha inaugurato questa mattina a Villamagna la centrale idroelettrica Val di Foro, un impianto che consente l’utilizzazione, a scopo idroelettrico, dell’acqua derivata ad uso irriguo e distribuita su un comprensorio di oltre 1100 ettari.
In particolare, vengono utilizzate le acque del bacino di invaso, il cosiddetto troppo pieno, non assorbite nell’istante dall’utenza. Acque che, prima di essere rilasciate nell’alveo fluviale, vengono turbinate senza apportare nessuna modificazione chimico-fisica alla risorsa idrica. L’energia potenziale del fluido mette in
azione la turbina idroelettrica generando energia che può essere rilasciata in un canale di restituzione attraverso
cui viene restituita nel fiume Foro. La stima annuale di produzione dell’impianto è pari al fabbisogno di circa
500 famiglie ovvero oltre 1 milione di kWh per anno. Si tratta del primo passo del Consorzio di Bonifica centro
verso una nuova e completa ottimizzazione del proprio potenziale energetico che consentirà, nel giro di pochi
anni, di produrre oltre 15 milioni di kWh attraverso la realizzazione dei nuovi impianti idroelettrici.
Marsilio ha parlato di “una bella storia di successo, frutto di un impegno da parte del Consorzio di bonifica e della Regione Abruzzo che hanno saputo riattivare un impianto di produzione di energia pulita visto che parliamo di idroelettrico. Peraltro, – ha proseguito il presidente della Regione – questa è una storia singolare poiché l’impianto, finanziato addirittura nel ’98, quindi oltre 25 anni fa, poi realizzato e messo in funzione solo una dozzina di anni dopo, nel 2010 funziona per appena due ore ma poi si rompono le condotte. Nessuno pensa di ripararle e, a quel punto, – ricorda Marsilio – sembra segnato il suo destino di relitto industriale. Invece, due anni fa il Commissario del Consorzio, nominato dalla Regione, ha lavorato per il recupero di questo impianto, ha
pubblicato un bando ed ha trovato un investitore privato che, attraverso la finanza di progetto, è riuscito a
rimettere in funzione la struttura che produce energia elettrica per un equivalente di almeno 500 famiglie ma
potrà anche crescere fino a coprire il fabbisogno di 700 nuclei famigliari, praticamente l’intero Comune di
Villamagna, e, secondo i tecnici, anche evolversi in una Comunità energetica”.