L’Aquila. Sara’ l’inchiesta della procura della repubblica dell’Aquila a fare luce sull’incendio che ha distrutto sotto il traforo del Gran Sasso direzione Roma un pullman con a bordo 47 ragazzi, in gran parte minorenni, che stavano raggiungendo la capitale per partecipare alla trasmissione “Amici” di Maria De Filippi. La competenza per poche decine di metri e’ toccata all’Aquila e non a Teramo visto che il grave fatto e’ accaduto a meta’ dei circa dieci chilometri del traforo del Gran Sasso, il piu’ grande d’Europa a doppia “canna”. A condurre le indagini e’ la Polizia Autostradale dell’Aquila che ha coordinato i soccorsi degli occupanti del mezzo, tutti in salvo anche se in stato di choc, e tutti dimessi dal pronto soccorso dell’ospedale San Salvatore dell’Aquila. Solo alcuni hanno riportato escoriazioni e contusioni procurate mentre dopo aver lasciato il pullman in fiamme, correvano verso il varco collegato al secondo tunnel. Sentendo sommariamente i minorenni, ufficialmente i maggiorenni, in particolare l’autista, la polizia autostradale ha ricostruito quanto accaduto dopo l’incendio. “Non e’ stato un incidente stradale nel quale ci sono diverse versioni. E’ stato un incendio e bisogna capire se qualcuno ha percepito qualcosa di diverso da quanto riportato. Ci riserviamo di ricostruire cosa sia accaduto, si tratta di una operazione tecnica per la quale servirà tempo, si dovrà stabilire in particolare che cosa abbia provocato l’incendio – spiega il dirigente del centro operativo autostradale dell’aquila Felice Donati – in questo senso stanno lavorando i vigili del fuoco”.