Chieti. “La morte di un lavoratore non è possibile neanche commentarla perché non ci sono commenti, è una disgrazia assurda che nel 2024 non dovrebbe succedere”.
Lo dice all’Ansa Nicola Manzi, segretario della Uilm Chieti Pescara, il sindacato dei metalmeccanici della Uil, a proposito della morte di un operaio di 46 anni, colpito all’addome da un tubo metallico mentre stava lavorando con una pressa. “Purtroppo gli appelli continui, a partire dal Presidente della Repubblica alle Istituzioni e quant’altro, non aprono le coscienze delle aziende, delle istituzioni per metterci una volta per sempre mano a questo annoso problema del nostro Paese e soprattutto dell’Abruzzo che porta una maglia nera per gli infortuni mortali sul lavoro – aggiunge Manzi. Adesso bisogna riguardarsi in faccia tutti quanti e cercare di sensibilizzare tutti, lavoratori, aziende, affinché uscire al mattino per andare a lavorare significa anche tornare a casa”.