L’Aquila. Terza giornata di Dakar sfortunata per Tito e Silvio Totani, gli imprenditori dell’Aquila che stanno correndo per la loro quinta volta il celebre rally: tre grandi buche ad inizio gara hanno causato la rottura dei puntoni e degli ammortizzatori anteriori della vettura che ha costretto l’equipaggio ad abbandonare la tappa per raggiungere l’assistenza.
D’altra parte, le insidie erano attese considerando che la tappa di oggi, la prima Marathon di questa edizione della Dakar, conteneva tutte le categorie di terreno della gara: tratti pieni di pietre frastagliate, in grado di causare ben più di una foratura, si alternavano a distese di sabbia e dune. E pensare che la tappa di ieri, la numero 2 Al Henakiyah-Al Duwadimi, era andata benissimo con un recupero di ulteriori posizioni rispetto al giorno precedente. Giudicata da Tito, il navigatore, “bellissima, con passaggi incredibili” e in cui “la macchina era andata molto bene”. Alla sua 46esima edizione, la quinta consecutiva in Arabia Saudita, la Dakar Rally si snoda per 12 tappe fino al traguardo del 19 gennaio a Yanbu, sulle rive del Mar Rosso.
L’equipaggio dei Totani è uno dei pochissimi italiani iscritti nella categoria “T1 quattro ruote motrici”, sono circa mille i partecipanti alla gara e 12 le tappe per un percorso di circa 7.900 km da compiere in due settimane attraverso vasti deserti, dune implacabili e paesaggi incantevoli. All’edizione numero 46 dell’iconica gara, i Totani corrono con la stessa auto dell’altra volta: una Nissan Patrol GR Y62, 4.800 cc benzina, 6 cilindri, 320 cavalli, allestita con cerchi Braid, ammortizzatori Oram, pneumatici Toyo M/T Open Country. Una vettura che era stata imbarcata già all’inizio di dicembre per essere sottoposta alle consuete verifiche tecniche e amministrative.