Roseto degli Abruzzi. Ieri e oggi le associazioni ambientaliste in piazza a Roseto degli Abruzzi per una raccolta di firme contro la cancellazione della Riserva regionale del Borsacchio decisa alle 2.30 della notte del 29 dicembre attraverso un emendamento alla legge di bilancio presentato a sorpresa dai consiglieri Emiliano Di Matteo (Forza Italia), Mauro Febbo (Forza Italia), Simona Cardinali (Lega), Federica Rompicapo (Lega) e Umberto D’Annuntiis (Fratelli d’Italia) e poi votato da tutta la maggioranza di centrodestra che sostiene la Giunta Marsilio.
“In questi ultimi giorni abbiamo assistito al tentativo da parte del primo firmatario dell’emendamento, Emiliano Di Matteo, di difendere l’indifendibile – si legge in una nota del Wwf Abruzzo – e cercare di giustificare il suo operato attraverso ricostruzioni che non però reggono alla prova dei fatti e dei documenti.
Torniamo a sfidare Di Matteo a confrontarsi pubblicamente, carte alla mano, con le associazioni in maniera costruttiva sulla nascita della Riserva, sulle regole che vigono nella Riserva e sui ritardi accumulati di cui è responsabile proprio la Regione che in più di 18 anni dall’istituzione della Riserva non ha mai approvato il Piano di Assetto Naturalistico, per poi arrivare, in maniera ingiustificata, a cancellare un’area naturale protetta dalla notte al giorno senza neanche ascoltare l’Amministrazione Comunale di Roseto degli Abruzzi”. “In difesa della Riserva naturale regionale del Borsacchio. Sì allo sviluppo sostenibile della costa teramana. Sì alla protezione di un tratto di paesaggio collinare e litoraneo ancora integro. NO alla distruzione della Riserva Naturale del Borsacchio. NO alla perdita di una straordinaria biodiversità costiera abruzzese”.
Con queste frasi si apre la petizione che il mondo ambientalista ha lanciato e che in questi giorni sta già raccogliendo molte adesioni. I cittadini che stanno sottoscrivendo la petizione “chiedono alla Regione Abruzzo, di abrogare l’emendamento approvato e di rilanciare la Riserva Naturale del Borsacchio investendo energie e risorse su proposte concrete anche di sviluppo economico che siano in grado di coniugare le reali esigenze del territorio e la salvaguardia ambientale”.