Roma. “Ci sono dei punti fondamentali legati alla scomparsa di mia sorella. Non capisco perché la Procura di Roma non li prenda in considerazione.” È quanto dichiarato da Maria Antonietta Gregori, la sorella di Mirella, scomparsa a Roma il 7 maggio 1983, poco più di un mese prima di Emanuela Orlandi. Ospite a Cusano Italia Tv, Maria Antonietta chiede di riaprire le indagini sul caso.
“Per questo”, aggiunge, “con il nostro avvocato Nicodemo Gentile stiamo lavorando a un memorandum di cose che a breve dovrebbero portare alla riapertura dell’inchiesta.”
“Abbiamo depositato di recente presso la Procura di Roma una memoria, ricca di elementi utili per far luce sulla scomparsa di Mirella Gregori”, spiega il legale della famiglia Gregori. “Si tratta di una serie di tracce che potrebbero impegnare la Procura a presentare una richiesta di riapertura delle indagini al gip.”
La sorella chiede che la commissione bicamerale d’inchiesta recentemente approvata per indagare sulla scomparsa di Mirella e di Emanuela, disponga l’audizione di persone che potrebbero avere informazioni utili relativamente alla dinamica dei fatti di allora: la proprietaria del bar sotto casa dei Gregori e un compagno di classe di Mirella.
“Il fulcro della storia è tutto lì ed è da lì che bisogna ripartire”, insiste Maria Antonietta. “Sonia non può non sapere; e andrebbe sentito bene anche Alessandro, compagno di scuola di Mirella alle medie che si è più volte contraddetto, ci sono tanto di verbali a testimoniarlo. Così come furono contraddittorie le dichiarazioni degli amici di Alessandro. Davanti a queste telecamere e questi microfoni voglio ribadire il mio appello: chi sa parli.”