Al centro dell’Assise Civica le seguenti interrogazioni:
1. Interrogazione riguardante i parcheggi a pagamento posti sul territorio comunale lungo la S.S.16 (prot. n. 23206 del 30/5/2023);
2. Interrogazione ai sensi del vigente Regolamento del Consiglio Comunale di Roseto degli Abruzzi. Richiesta aggiornamento mandato conferito al Sindaco a seguito di Deliberazione C.C. del 29/11/2022 n. 83 (prot. n. 27067 del 27/6/2023);
3. Interrogazione riguardante il Festival Cinematografico “Roseto Opera Prima” (prot. n. 29333 del 12/7/2023).
L’occasione è utile per fare un bilancio sull’attività e sull’utilità dello strumento del “Question time”, istituito appositamente dall’Amministrazione per dedicare lo spazio adeguato e la necessaria importanza alle interrogazioni presentate dai Consiglieri Comunali, attraverso una seduta speciale e specifica.
Sono quattro le sedute di “Question Time” svolte fino ad ora a Roseto degli Abruzzi, una per ogni mese a partire da luglio. Di queste, due sono andate “deserte” per assenza dei proponenti (il Regolamento sancisce che le Interrogazioni non possono essere discusse senza la presenza di questi ultimi) mentre altrettante hanno visto la discussione delle Interrogazioni proposte. In totale, quindi, sono state 11 le Interrogazioni presentate nel corso delle quattro sedute di “Question Time” fino ad ora convocate. Di queste, ben otto sono state evase attraverso riscontri puntuali da parte degli Amministratori Comunali e solo tre, invece, non hanno ricevuto risposta per assenza dei proponenti e non di certo per mancanza di volontà da parte della Giunta.
“Dispiace constatare – afferma il Capogruppo di Roseto in Azione Paolo De Nigris – come i Consiglieri di Minoranza Teresa Ginoble e Francesco Di Giuseppe, per questioni politiche e di certo non nell’interesse della comunità rosetana, stiano utilizzando il Question Time in modo strumentale proponendo prima delle Interrogazioni per poi evitare sistematicamente di presentarsi alle sedute. Questo atteggiamento ha creato un cortocircuito normativo che porta, ogni mese, la Presidente Recchiuti a dover convocare a norma di regolamento la seduta di Question Time per provare a discutere le interrogazioni rimaste inevase”.
“Dall’altro lato, invece, fa piacere constatare che tanti altri Consiglieri, di maggioranza e di opposizione, hanno compreso pienamente l’utilità del Question Time – aggiunge la Presidente del Consiglio Gabriella Recchiuti – dimostrando una partecipazione attenta alle sedute ed esprimendo in diverse occasioni il loro plauso per la scelta di attivare questo strumento”.