Treglio. 18 quintali di carne, tra salsicce, pancetta e cif e ciaf, 15 quintali di castagne, 3500 bottiglie di vino novello e Montepulciano, 200 bottiglie di Pecorino e oltre 25mila visitatori. Sono stati questi i numeri della ventiquattresima edizione di Borgo Rurale, la festa del vino novello, castagne e olio nuovo che si è tenuta a Treglio nel fine settimana. Una manifestazione di successo che ha accolto gli appassionati di vino e tipicità provenienti da tutto l’Abruzzo, da Molise, Marche, Puglia, Campania, Lazio ed Emilia Romagna.
Gli ospiti si sono cimentati in un percorso degustazione composto da oltre trenta postazioni. Maccarune alla trappitare, le scappittelle, pancetta alla brace, arrosticini, pizz’e foje, sagnette ceci e peperone dolce, pallotte cace e ove, sagnette fagioli e salsicce, cif e ciaf, pizza fritta con e senza mortadella e ventricina, salsicce alla spada, pasta con zucca gialla e pancetta, pizza, crispelle, cellipieni, tarallucci , ceci e castagne alla brace, miele e confetture sono state le proposte gastronomiche. Perfettamente accompagnate da fiumi di vino novello e Montepulciano abruzzese, Pecorino e vin brulè.
“Anche quest’anno abbiamo fatto del nostro meglio – ha commentato il presidente della Pro Loco Francesco Conserva – per promuovere vino e prodotti locali e per rendere sempre più bello questo borgo. Ringrazio i 300 volontari che hanno lavorato senza sosta in queste due serate e negli ultimi due mesi per allestire l’evento e accogliere i numerosi visitatori. Ringrazio tutti coloro che hanno contribuito alla perfetta riuscita dell’iniziativa: l’amministrazione comunale, l’Ecolan per il servizio di pulizia tempestivo e impeccabile, la pro loco di Pollutri che ci ha dato una grossa mano occupandosi dello stand delle crispelle, le autorità e il presidente provinciale dell’Unpli Sergio Carafa, che hanno partecipato all’inaugurazione. Ogni anno cerchiamo di metterci l’anima e il cuore e credo che i risultati abbiano ampiamente ripagato, anche per questa edizione, l’impegno di tutti noi”.
Note musicali di ogni genere tra pop, blues, rock’n’roll, dance e folk, hanno accompagnato la due giorni, risuonando in ogni angolo del borgo. Zullimania, Italy stereo sound band, i Pop’s, i Folli, De cloud blues, Esskiss folk band, Blue spirit, Energy music, Dance floor, Rose’n’roll band, Sketck , Gruppo folk sono stati i gruppi che si sono esibiti quest’anno.
Tante le autorità che hanno partecipato all’iniziativa e al taglio del nastro di sabato: molti sindaci del comprensorio, il consigliere regionale Francesco Taglieri, l’assessore regionale Nicola Campitelli, il senatore Etelwardo Sigismondi e il presidente della Regione Marco Marsilio che, complimentandosi con tutta la comunità di Treglio per l’impeccabile lavoro, ha affermato: “Treglio è un perfetto esempio di promozione del territorio, in quanto Borgo Rurale è uno di quegli eventi che è riuscito ad uscire dai propri confini territoriali. È un’iniziativa che esprime non solo un paese ma un intero comprensorio, perfettamente rappresentato dai numerosi sindaci che hanno partecipato all’evento di inaugurazione”.
“Treglio per me è un pezzo di cuore – ha commentato con emozione il sindaco Massimiliano Berghella – ma se tutti gli anni siete qui con noi, lo è anche per tutti voi. Borgo Rurale contiene la gastronomia, la tradizione, il divertimento, insomma tutto ciò che l’Abruzzo ha da offrire. Borgo Rurale è un piccolo grande esempio di promozione del territorio e delle sue eccellenze, voluto 24 anni fa dall’allora sindaco Marco D’Alessandro, scomparso qualche giorno fa, che scelse di iniziare un percorso di condivisione per far conoscere il nostro paese all’esterno. Quella intuizione si è trasformata in un grandissimo evento che richiama numerosi visitatori, provenienti da tutta l’Italia”.
I 300 volontari che ogni anno si adoperano per la perfetta riuscita di una delle iniziative di settore più conosciute e apprezzate anche a livello nazionale si dicono più che soddisfatti per il successo della manifestazione, in cui nulla viene lasciato al caso. Dagli allestimenti, con casotti di legno appositamente realizzati per accogliere le postazioni, cantine e addobbi a tema che arricchiscono ogni angolo del borgo, ai sapori autentici che spiccano nei piatti della tradizione. E poi l’accoglienza che è sicuramente il punto forte dell’evento che, come ribadiscono gli organizzatori “non è una sagra, ma una grande festa per far rivivere ai nostri ospiti, con gusto e divertimento, le belle tradizioni di un tempo”.