L’Aquila. Sette persone sono indagate all’Aquila per il reato di apologia del fascismo in relazione all’affissione di manifesti con il fascio littorio e all’imbrattamento del comitato elettorale allestito dal Pd in piazza Duomo in occasione delle elezioni politiche del 2022.
“Nell’inchiesta – si legge nell’edizione odierna del quotidiano Il Messaggero – il Pd dell’Aquila e il Comune sono indicati quali persone offese che a tutti gli effetti potranno, se lo vorranno, costituirsi parti civili nell’eventuale processo”.
“Ringraziamo per il prezioso lavoro – si legge in una nota del Pd dell’Aquila – gli agenti della Digos della Questura e il sostituto procuratore della Repubblica Simonetta Ciccarelli che, a seguito di accurata attività di indagine, ha contestato a sette simpatizzanti di CasaPound il reato di apologia di fascismo con l’aggravante della minorata difesa, avendo agito di notte.
L’attività di indagine è stata avviata su denuncia del nostro partito, all’indomani dell’imbrattamento del comitato elettorale in piazza Duomo. Nei mesi seguenti erano apparsi in città manifesti raffiguranti il fascio littorio, con frasi inneggianti alla marcia su Roma.
Una vicenda gravissima, che aveva scosso la città, nel silenzio, imbarazzante, dell’amministrazione comunale. Ci auguriamo che l’amministrazione comunale si esprima in modo chiaro e netto rispetto a fatti così gravi, e preoccupanti, che sarebbero stati commessi, si evince dalle indagini, da giovani che si muovono di notte e incappucciati, agitando le campagne elettorali”.
Interviene anche il comitato provinciale dell’Anpi L’Aquila. “Le offese alla storia democratica del Paese, alla dignità dell’Aquila città dei Nove martiri, al rispetto dei valori civili della costituzione e infine anche al decoro urbano sono state punite dal lavoro della Digos della Questura e dalla Procura della Repubblica dell’Aquila. Ringraziamo la Polizia e la Magistratura per aver riaffermato che non si può impunemente inneggiare al nazifascismo, offendere la memoria collettiva, minacciare gli avversari politici imbrattando i muri della città”.