Sarà presentata domani, 26 ottobre, alle ore 9:00, presso la Sala Ipogea del Palazzo dell’Emiciclo a L’Aquila, la Guida “Frane d’Italia”, curata dall’Associazione italiana di Geologia Applicata e Ambientale (AIGAA), che raccoglie i contributi di oltre 130 autori provenienti dal mondo universitario e professionale, dagli Enti di Ricerca e dalle Istituzioni preposte alla gestione del territorio.
L’occasione sarà una Giornata di Studio dedicata al Dissesto Geo-Idrogeologico, organizzata dal Dipartimento di Scienze Psicologiche, della Salute e del Territorio (DiSPuTer) dell’Università degli Studi “Gabriele d’Annunzio” di Chieti-Pescara, dal Servizio Difesa del Suolo della Regione Abruzzo e dall’Ordine dei Geologi della Regione Abruzzo. Ai saluti istituzionali del Presidente della Giunta Regionale, Marco Marsilio, e del Consiglio regionale, Lorenzo Sospiri, a quelli dei Presidenti dell’Ordine dei Geologi dell’Abruzzo, Dr. Nicola Labbrozzi e dell’Ordine degli Ingegneri dell’Aquila, ing. Pierluigi De Amicis e del Presidente dell’AIGAA prof. Domenico Calcaterra, seguirà una Sessione dedicata al “Dissesto Geo-Idrogeologico” con la partecipazione di esperti, ricercatori e rappresentanti delle istituzioni che operano sul territorio e a cui ne compete la gestione.
“In un territorio estremamente fragile come quello italiano, – spiega il professor Nicola Sciarra, Ordinario di Geologia Applicata presso il DiSPuTer della “d’Annunzio” e coordinatore della Giornata di Studio – che annovera oltre 620.000 fenomeni franosi e che rappresentano una delle principali fonti di pericolosità geologica, la Guida vuole essere uno strumento di conoscenza dei fenomeni franosi più conosciuti e con un maggiore impatto sul territorio, alcuni dei quali hanno provocato vittime e ingenti danni. L’evento sarà anche l’occasione per fare il punto sui fenomeni di dissesto idrogeologico in Abruzzo, fenomeni che interessano ampie aree del nostro territorio e che rappresentano elementi di grande pericolosità e conseguente elevato rischio per tanti centri abitati. Si parlerà dunque – prosegue il professor Sciarra – delle moderne tecniche di studio, modellazione e monitoraggio dei fenomeni franosi per mitigarne le condizioni di rischio; dei Piani di Assetto Idrogeologico, delle sinergie con la Protezione Civile.
Promuovere la conoscenza di questi fenomeni – aggiunge il professor Calcaterra, Ordinario di Geologia Applicata dell’Università “Federico II” di Napoli, che ha curato la Guida insieme ai colleghi Cencetti, Meisina e Revellino – è il presupposto per l’adozione di buone pratiche comportamentali, non solo per le Istituzioni ma anche per il singolo cittadino e per la società, nel suo insieme.
La sostenibilità delle attività antropiche, argomento tanto dibattuto di questi tempi – conclude il professor Nicola Sciarra – deve tenere nel giusto conto questi fenomeni naturali e saperli gestire in maniera corretta. Rappresentano infatti una ulteriore dimostrazione della continua, naturale evoluzione del paesaggio, del territorio, del nostro Pianeta, costituendone infatti una delle molteplici manifestazioni esogene”.