Pescara. Arriva a conclusione anche la terza parte dell’inchiesta sulle attività dell’imprenditore della sanità abruzzese, Vincenzo Marinelli: sono 13 gli indagati, tra i quali spiccano i nomi di politici e funzionari Asl, accusati, a vario titolo, di corruzione, turbativa d’asta e favoreggiamento.
In cambio di appalti e di segnalazioni delle indagini in procura sarebbero arrivati finanziamenti per la campagna elettorale, borse griffate, gioielli, bottiglie di champagne e poi le promesse di un posto di lavoro per amici e conoscenti.
A riferirlo sono i quotidiani ‘Il Centro’ e l’edizione regionale de ‘Il Messaggero’. Il filone dell’inchiesta, condotta
dal pm Andrea Di Giovanni, è quello della gara per il servizio di telemonitoraggio e teleassistenza a servizio
dell’Adi della Asl di Pescara, nel quale non è coinvolto Marinelli, ma una dirigente della sanità a lui molto
vicina, Tiziana Petrella, dall’altra la gestione dei servizi di radioterapia e diagnostica integrata dell’ospedale di
Chieti.
La chiusura delle indagini preliminari riguarda oltre a Marinelli e Petrella, Antonio Verna, pescarese, funzionario della Asl, Corrado Greco e Gabriele Di Bucchianico, del consorzio Sgs, Pasquale Sentenza, uomo di fiducia di Vincenzo Marinelli, il consigliere regionale ed ex assessore alla Sanità Silvio Paolucci (Pd), il consigliere regionale ed ex assessore Mauro Febbo (Forza Italia), il dirigente del Comune di Pescara Guido Dezio, la consigliera regionale Sabrina Bocchino (Lega), e ancora Fabrizio Di Stefano (Lega), ex parlamentare, Vittorio Forte, imprenditore avezzanese mandatario elettorale di Di Stefano nel periodo della sua candidatura a sindaco di Chieti, e Tiziana Sestini, 41 anni, anche lei avezzanese.