L’Aquila. Ha battuto tutti i record precedenti la decima edizione dell’Ora della Terra, la maratona planetaria per il clima organizzata dal WWF in tutto il mondo sabato 19 marzo. Per 24 ore si sono spenti luoghi-simbolo come l’Opera House di Sydney, il Big Ben e il Palazzo di Westminster a Londra, la Tokyo Tower, l’Empire State Building a New York, la Marina Bay Sands di Singapore. In Italia è toccato alla Fontana di Trevi, con Piero Angela ospite d’onore, e poi alla Basilica di San Pietro, al Colosseo e a tantissimi altri monumenti in ogni parte d’Italia. Anche il Segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-Moon, ha sostenuto l’iniziativa dichiarando: “L’Ora della Terra arriva in un momento cruciale in cui la strada che dobbiamo percorrere richiede impegno e ambizione, impegno in cui tutti devono fare la propria parte”. Anche il Palazzo dell’Onu a New York si è spento: luogo quanto mai simbolico che vedrà il prossimo 22 aprile la firma dell’accordo di Parigi sul clima raggiunto alla COP21. Quel giorno il WWF si augura che tutti i Paesi annunceranno ulteriori sforzi per combattere i cambiamenti climatici. Record di partecipazioni di Nazioni: 178 in tutto il mondo. Oltre 6.600 eventi organizzati nel mondo segnalati da individui e organizzazioni. 1.230.000 azioni individuali concrete di riduzione dell’impatto sul clima (spegnimenti, cene solidali, petizioni per il clima). In Italia si sono spenti oltre 400 luoghi-simbolo tra torri, ponti, castelli, monumenti storici, sculture. Social da record nel mondo: oltre 2 miliardi e mezzo di visualizzazioni degli hashtag dedicati. Boom Social anche in Italia: circa 1 milione di persone coinvolte sulle bacheche Facebook. L’hashtag #oradellaterra è stato costantemente nei top trend italiani per tutta la durata dell’iniziativa. “Tra spegnimenti e eventi quest’anno l’Ora della Terra in Abruzzo ha coinvolto quasi 50 realtà tra Comuni, Province, Parchi e riserve naturali, Centri di Educazione Ambientale” dichiara Luciano Di Tizio, Delegato del WWF Abruzzo. “Una dimostrazione di impegno importante che ci auguriamo possa proseguire con tanti gesti concreti di riduzione del nostro impatto ambientale. Gesti concreti come un forte impegno nella campagna referendaria che ci aspetta da qui al 17 aprile quando saremmo chiamati a votare sulle trivelle petrolifere entro le 12 miglia dalle coste italiane”.