Montesilvano. “Al fine di tranquillizzare gli animi, la Dirigente smentisce categoricamente il rinvenimento di armi ed oggetti idonei ad offendere e segnala che l’unico oggetto del quale è venuta a conoscenza la dirigenza è un coltellino svizzero multiuso, rinvenuto da un genitore, nella propria abitazione, nello zaino del proprio figlio”.
Lo afferma in una nota la dirigente scolastica dell’Istituto comprensivo ‘Delfico’ di Montesilvano, Vincenza Medina, a proposito della circolare con cui viene vietato agli alunni maschi di portare nei bagni “borse, marsupi o ogni altro contenitore che possa contenere il necessario per il fumo, cellulari oppure oggetti pericolosi”.
La circolare, firmata dalla stessa Medina, si era resa necessaria, si leggeva nello stesso documento, “viste le segnalazioni provenienti da alcuni docenti e alcuni alunni della scuola secondaria, tenuto conto del divieto di fumo nei locali e nelle pertinenze degli istituti scolastici e tenuto conto del fatto che alcuni alunni sono stati trovati in possesso di coltellini e che questo sia illegale oltre che estremamente pericoloso”. La dirigente, oggi, nel definirsi “oltremodo perplessa dallo scalpore suscitato da titoli e dichiarazioni, quantomeno imprudenti, di giornali e persone chiaramente disinformate”, evidenzia che “la circolare ‘antimarsupio’, di cui si parla in questi giorni, rientra tra gli ordinari strumenti di disciplina della quotidianità ed è inserita in un sano rapporto scuola-famiglia, ‘al limite della normalità’ e non oltre”.
“Tale circolare – aggiunge – prende spunto da segnalazioni dei genitori, proprio a dimostrazione dell’attenzione che il nostro Istituto mostra da sempre nella collaborazione con le famiglie. Tanto clamore per nulla – prosegue la
dirigente – rilevando che il principale scopo della circolare era quello di evitare anche ben più banali e moderni
comportamenti, tanto social quanto inopportuni, di alcuni studenti, che, in altre città, hanno avuto la pessima
idea di realizzare dirette TikTok dai bagni della propria scuola”. “Per quanto riguarda l’istituto ‘Troiano Delfico’
di Montesilvano, grazie all’impegno dei docenti e alla collaborazione dei genitori, le storie di ‘cappa e spada’
sono oggetto di studio solo nelle ore di italiano e storia”, aggiunge Medina che, nell’intento di spegnere “sul
nascere ogni pruriginosa polemica sensazionalistica”, vuole “tranquillizzare soprattutto chi ritiene il nostro
istituto un’eccellenza del nostro territorio e ci affida, quotidianamente, i propri figli”.