L’Aquila. Il cinema di Alfred Hitchcock; la narrazione sospesa tra ricordo, prosa e poesia di Manuel Vilas, uno dei più importanti scrittori spagnoli contemporanei; l’estro e l’imprevedibilità di Leo Sanfelice, accompagnato per l’occasione dalla comicità Alessandro Gori alias Lo Sgargabonzi; le generazioni a confronto con lo spettro del terrorismo anni Settanta raccontate da Dario Ferrari, autore di uno dei romanzirivelazione dell’anno, ‘La ricreazione è finita’.
Questo il programma delle attività culturali di ateneo 2023 dell’Università dell’Aquila, al via il 26 settembre. Un cartellone che spazia al solito tra cinema, letteratura e musica quello delle Attività culturali di ateneo 2023 dell’Università dell’Aquila, al via il 26 settembre.
‘Aurore d’autunno’ è il titolo scelto per l’edizione 2023 per la rassegna curata dal professor Gianluigi Simonetti,
professore di Letteratura italiana contemporanea al Dipartimento di Scienze umane (Dsu) e referente di ateneo
per le attività culturali. Nome che, spiega Simonetti, viene da una raccolta del poeta statunitense Wallace
Stevens: “Le aurore d’autunno sono ‘le notti di primo autunno che a volte a Hartford hanno lo stesso riverbero
dell’aurora boreale’ descritte da Stevens nel novembre 1950 in una lettera all’amico Paul Vidal”.
Per quanto riguarda il cartellone delle Attività culturali, si inizia martedì 26 settembre alle 18.15 al Palazzetto dei Nobili con la presentazione del libro di Roy Menarini ‘Hitchcock: La donna che visse due volte’ (Carocci). A dialogare con l’autore ci saranno i professori Univaq Massimo Fusillo e Mirko Lino. Seguirà la proiezione dell’omonimo film del regista americano interpretato da James Stewart e Kim Novak. Il 18 ottobre, nell’aula magna Vincenzo Rivera del centro congressi di ateneo Luigi Zordan, sarà ospite Manuel Vilas, uno degli autori spagnoli più amati nel mondo. Il 20 ottobre spazio alla musica con il concerto di Leo Sanfelice. La rassegna si chiuderà il 9 novembre con la presentazione del romanzo La ricreazione è finita (Sellerio), dello scrittore viareggino Dario Ferrari, uno dei casi letterari del 2023.