Casalbordino. Tre anni fa in un’altra esplosione sempre alla Sabino Esplodenti di Casalbordino, persero la vita Carlo Spinelli, 54 anni di Casalbordino, Paolo Pepe 45 anni di Pollutri e Nicola Colameo, 45 anni di Guilmi: oltre che a Casalbordino, che paga il prezzo più alto di questa tragedia, in queste ore il pensiero va a quanto accaduto il 21 dicembre del 2020. Nicola Mario Di Carlo, sindaco di Pollutri non trattiene le lacrime.
“È una tragedia immane. Ieri – ha detto – appena saputo dell’accaduto sono andato subito a Casalbordino per parlare ed essere vicino al collega sindaco Marinucci. Per noi la ferita di tre anni fa non si è mai chiusa e oggi stiamo rivivendo quel dramma. Nella ditta dove c’è stata l’esplosione lavorano due fratelli di Paolo Pepe. Ieri quando sono riscesi dalla fabbrica li ho abbracciati. Ci sono altri operai che conosco bene. È una tragedia e non ci sono altre parole”.
Il sindaco di Guilmi, dove abitava Nicola Colameo, Carlo Racciatti, racconta lo stato d’animo del paese che conta poco più di 400 abitanti. “Due fratelli di Nicola Colameo – spiega il primo cittadino- lavorano lì e appena saputo dello scoppio li ho chiamati subito per sapere se stavano bene.
Si è riaperto il dolore che non è mai passato anche perché Nicola Colameo faceva parte di alcune associazioni del
paese e si dava molto da fare. Ieri sapendo che ci sono tre nostri compaesani che lavorano lì a Casalbordino, il
pensiero è andato a loro”