Chieti. Non solo pulizia della spiaggia: quella che il WWF Chieti-Pescara (d’intesa col WWF Zona Frentana e Costa Teatina) ha organizzato nei giorni scorsi con l’IIS “Acciaiuoli-Einaudi” di Ortona sulla spiaggia a nord della foce del fiume Foro, è stato molto di più: un gruppo di ragazzi del primo anno, guidato dalla prof.ssa Stefania Fioravanti ha avviato un ambizioso progetto, “RiGeneraMare”, attraverso il quale si vuole creare un percorso formativo a tutto tondo.
Si è iniziato con la raccolta e la catalogazione dei rifiuti per coinvolgere gli studenti, che si occuperanno di moda, in attività di riciclo nell’ottica dell’economia circolare, attraverso il recupero e il riuso degli scarti. Si è cercato di dimostrare come tanti oggetti, abbandonati come rifiuti (raccolti in sacchi che gli addetti della ditta Ecolan hanno poi prelevato), come plastica e metalli ma anche frammenti di produzione tessile, avrebbero potuto invece tornare a far parte del processo creativo.
«L’industria della moda – ha spiegato la prof.ssa Fioravanti – è attualmente la sesta più inquinante del Pianeta e la nascita del fast fashion con la produzione di capi “veloci” a basso costo con materiali sintetici, ha incrementato l’inquinamento ambientale già compromesso da molti rifiuti plastici che stanno tutt’ora devastando le nostre spiagge e l’ecosistema. I ragazzi apprenderanno, anche attraverso la creazione di una “rete condivisa” tra l’istituzione scolastica e enti esterni come il WWF, come sia possibile e certamente auspicabile ideare e produrre anche rispettando l’ambiente, in favore della natura, di se stessi e delle generazioni che verranno».
L’occasione è stata utile anche per parlare ancora una volta del Progetto SalvaFratino Abruzzo attraverso il quale WWF e Area Marina Protetta “Torre del Cerrano” cercano di aiutare il piccolo trampoliere a rischio estinzione. A fine giornata sono stati inoltre distribuiti tra i ragazzi un gioco didattico sul Mar Mediterraneo e due brochure informative, rispettivamente sugli incontri con la fauna selvatica (“Tante specie un solo pianeta”) e sui serpenti d’Abruzzo.
Gli studenti hanno anche ricevuto la visita di una pattuglia della Capitaneria di Porto di Ortona che ha portato i saluti del Comandante e ha sottolineato l’importanza di queste “piccole azioni che insieme possono fare la differenza”.
In poche ore è stata raccolta una quantità impressionante di rifiuti, poi diligentemente catalogati: tra l’altro 40 bottiglie di plastica. 45 reti di quelle utilizzate per l’allevamento delle cozze, 280 frammenti tra plastiche e polistirolo, 58 tappi di bottiglie, un centinaio di cicche e i resti di 10 pacchetti di sigarette. «Molti di questi oggetti – ha osservato amaramente la presidente del WWF Chieti-Pescara Nicoletta Di Francesco – potrebbero non esserci se tutti facessimo più attenzione e ci comportassimo sulla spiaggia e in ogni altra occasione con rispetto per l’ambiente che ci circonda. La speranza viene dai ragazzi: quelli che hanno partecipato a questa iniziativa sono stati estremamente attenti e sensibili: hanno cercato di non farsi sfuggire neppure i più piccoli frammenti dimostrando che le nuove generazioni promettono davvero un futuro migliore per il pianeta».