L’Aquila. Una partita a scacchi con musicisti in costume chiamati a riempire le caselle, a muoversi e a suonare secondo uno schema preciso: con questa originale proposta artistica è partita la nona edizione della maratona del Jazz Italiano per le Terre del Sisma all’Aquila nel fine settimana.
Un prologo che, come di consueto, ha avuto luogo davanti alla Fontana delle Novantanove Cannelle, secondo un’idea di Roberto Ottaviano, musicista e coordinatore di alcuni festival in Puglia, co-direttore artistico dell’edizione 2023 insieme a Francesca Corrias e Fausto Savatteri.
Sotto gli occhi di curiosi e appassionati, è stata portata avanti una partita a scacchi vivente, la prima in assoluto in chiave jazz, sulla scia della tradizione di Marostica.
“L’intento”, ha spiegato Ottaviano, “è stato quello di riproporre, mossa dopo mossa, lo storico match tra Bobby Fisher e James Sherwin del 1957 nello Stato del New Jersey, con un’ispirazione che ha cercato anche la rievocare lo spirito delle storiche ‘battles’ tra i solisti delle band afroamericane degli anni Trenta”.
Si è aperta così la rassegna che quest’anno ha già conosciuto un’anteprima itinerante, con concerti che hanno attraversato le quattro regioni coinvolte dai terremoti del 2009 e del 2016.