Nel 2022, l’Italia ha sperimentato un forte aumento della mobilità, che ha portato a un aumento corrispondente degli incidenti stradali. Secondo i dati dell’Istat e dell’Automobile Club d’Italia, con 165.889 incidenti stradali, 3.159 morti e 223.475 feriti, l’anno ha visto un aumento del 9,2% degli incidenti e dei feriti, e un aumento del 9,9% dei decessi rispetto al 2021.
Durante i primi sette mesi del 2022, quando le restrizioni sul traffico e sugli spostamenti erano meno stringenti rispetto al 2021, si è verificato il più significativo aumento degli incidenti. Tuttavia, a partire da agosto, si è registrato un calo degli incidenti e dei feriti, con l’eccezione di un leggero aumento delle vittime in agosto, ottobre e dicembre. Rispetto al 2019, gli incidenti e i feriti sono diminuiti rispettivamente del 3,7% e del 7,4%, ma il numero di vittime è rimasto stabile. In particolare, gli occupanti di autovetture e motociclisti hanno visto un aumento significativo delle vittime rispetto al 2021, con un aumento del 15,4% e del 12,4% rispettivamente. Gli incidenti stradali che coinvolgono monopattini elettrici sono aumentati da 2.101 nel 2021 a 2.929 nel 2022. Anche il numero di feriti in tali incidenti è aumentato, da 1.980 a 2.787.
La ripresa della mobilità in seguito alla pandemia ha coinciso con un aumento del 9,7% degli incidenti sulle autostrade e del 19,9% delle vittime in queste zone. Anche nelle strade urbane e extraurbane si sono registrati aumenti degli incidenti e delle vittime. Tra le violazioni di guida più comuni si registrano la distrazione, il mancato rispetto della precedenza e la velocità eccessiva, che costituiscono complessivamente il 38,1% dei casi. La velocità eccessiva rappresenta il 38,7% del totale delle violazioni. In Italia, il 2022 ha visto un tasso di motorizzazione tra i più alti d’Europa, con 681 auto ogni 1.000 abitanti. L’uso dell’auto è aumentato quasi al 65% nel 2022, un incremento di 1,5 punti percentuali rispetto al periodo pre-Covid. Infine, il costo sociale degli incidenti stradali nel 2022 è stato stimato a quasi 18 miliardi di euro, pari all’0,9% del PIL nazionale.