L’Abruzzo vinicolo è sempre in gran fermento. Che il vino sia uno dei settori oggi più attraenti, anche per i millenials, è senza dubbio un dato di fatto. Si moltiplicano le professionalità legate al settore e altrettanto importante, oltre che interessante, è l’allargamento della gamma di prodotti disponibili sul mercato. Di ogni tipo e fattura.
Oggi l’offerta enologica nella nostra regione si è ampliata in quantità e in qualità: è possibile trovare, accanto alle solide, storiche realtà vinicole, un buon numero di cantine emergenti e dall’apprezzata produzione e un quantitativo crescente di nuove piccole realtà il cui scopo non è solo produrre il proprio vino, ma partecipare ad un processo di valorizzazione alla ricerca di un’antica ma non vetusta visione del territorio abruzzese.
Un dinamismo che colpisce e fa piacere agli enoappassionati, che fortunatamente hanno sempre nuove storie e vini da scoprire. Come nel caso di Colle Amanti.
Tre ettari di vigneto, una rigorosa selezione di uve dalle colline più vocate del chietino e del pescarese, diecimila bottiglie prodotte e un packaging ricercato sono i tratti essenziali emersi durante la presentazione alla stampa la scorsa settimana del progetto COLLE AMANTI, dal nome del colle del primo vigneto di proprietà.
I due giovani imprenditori che lo hanno ideato e finanziato, senza alcun supporto pubblico, si chiamano Matteo Santarelli e Matteo Spaventa, il primo proveniente dal mondo della ristorazione per tradizione di famiglia e il secondo professionista nel marketing del vino.
In produzione, ad oggi, sono tre classici abruzzesi, Montepulciano, Cerasuolo e Pecorino. Presto arriveranno, come anticipato dai due soci, anche le bollicine, rigorosamente da vitigni locali.
Riferimento fondamentale per i due giovani imprenditori sono i piccoli produttori indipendenti, quelli che lavorano la terra garantendo il rispetto delle piante e lavorano sì per vivere ma anche per passione. La parte enologica è seguita da un consulente enologo toscano, mentre l’imbottigliamento avviene presso terzi.
Assaggeremo e degusteremo appena possibile e torneremo a parlarne.