L’Aquila. Nuove conferme sulla buona qualità della legislazione regionale abruzzese. La Corte Costituzionale, infatti, scioglie le riserve di incostituzionalità sui rendiconti di Regione Abruzzo degli anni 2019 e 2020 approvati dal Consiglio regionale ad agosto 2022.
Le leggi erano state impugnate dal Governo nazionale, ma grazie al lavoro correttivo portato avanti dalla “Direzione Affari della Presidenza e Legislativi” del Consiglio regionale e dal “Dipartimento Risorse” della Giunta, si è risolta la materia del contendere, salvaguardando le importanti norme di finanza. “Si risolve con questa buona notizia, della quale ero certo, il contenzioso con la Corte. L’Abruzzo è definitivamente libero di decidere del suo futuro finanziario e può dare seguito, senza restrizioni, agli importanti investimenti definiti in Consiglio e resi esecutivi dalla Giunta regionale”. E’ il commento del presidente Lorenzo Sospiri. Ulteriore segnale positivo dal Governo arriva dal Consiglio dei Ministri che, nella seduta del 22 giugno scorso, ha validato la legge n. 20/2023 che disciplina il sistema culturale regionale. Un testo unico, tra i più importanti approvati nell’ultimo anno dall’Assemblea, con il quale si mette ordine e si semplifica un settore chiave per l’Abruzzo. Anche in questo caso è stato fondamentale il dialogo e la collaborazione che gli uffici di Consiglio e Giunta hanno intrattenuto con i ministeri della cultura e delle finanze. Il CdM, infine, valuta positivamente la legge regionale n. 21/2023 con la quale si è abolito per gli studenti abruzzesi l’obbligo di certificazione medica per assenza scolastica per più di cinque giorni.