L’Aquila. “Questa mattina, dietro mia richiesta, si è riunita la Commissione di vigilanza per affrontare il tema della legittimità dei decreti presidenziali con cui sono stati nominati i nuovi presidenti delle Commissioni Alloggi Ater di Teramo, Lanciano, Avezzano, Sulmona, Pescara, Chieti”. Ha dichiarato il consigliere regionale Antonio Blasioli.
“Lo scorso 14 aprile, infatti, il Presidente della Giunta Regionale Marsilio ha emanato ben 6 decreti finalizzati alla sostituzione di altrettanti presidenti delle Commissioni Alloggi Ater, in carica dal 2016 o dal 2017, pur in presenza di una norma, l’Art. 15 comma 5 della L.R. n. 38 del 24.11.2016, che prorogava i suddetti fino all’avvenuta riforma della legge delle Ater.
Tuttavia, quest’oggi, Il Presidente Marsilio è risultato, come al solito, non pervenuto. Non solo, non ha fatto pervenire alcuna giustificazione alla sua assenza e le argomentazioni del Dirigente del Servizio non sono non sono servite a fugare tutti i dubbi che avevo sollevato.
In sede di Commissione, sono intervenuti quindi solo gli uffici regionali, che prima hanno candidamente dichiarato di non essere a conoscenza della normativa che fissava la proroga e poi hanno cercato di interpretarla, spiegando come qualche piccola variazione puntuale della L.R. 96/1996 avvenuta in questi anni potesse ritenersi al pari di una riforma, consentendo quindi la sostituzione dei Presidenti. Al di là della difficoltà di paragonare piccole modifiche a una riforma, tale convinzione avrebbe permesso di rinominare da tempo i Presidenti. Non si capisce quindi, in virtù di questa lettura, perché si sia atteso il 2023 per procedere, anziché farlo nel 2020.
Ciò che resta a seguito della Commissione è la defenestrazione di ex giudici e professionisti che con dedizione hanno svolto il ruolo di Presidenti delle Commissioni, in mancanza del presupposto di legge che li autorizzasse a farlo. Sarà ora il Tar, qualora adito (visto che è già pervenuta una diffida), a verificare la correttezza e la legittimità del percorso ma va rimarcata l’arroganza con cui si è proceduto senza alcuna comunicazione ai diretti interessati e senza alcun rispetto verso la Commissione di Vigilanza che chiedeva chiarimenti”.