Pescara. “Credo che subordinare la scelta del nome anche al parere dei suoi cittadini attraverso comitati e associazioni, sarebbe stato importante perché attualmente siamo spoltoresi, montesilvanesi e pescaresi: scegliere come chiamarsi è una grande opportunità per cominciare a lavorare e sentirsi uniti fin dal nome”.
A sottolinearlo è la presidente della Federalberghi della provincia di Pescara, Daniela Renisi secondo la quale “bisogna capire che cosa vogliamo creare da un punto di vista di comunità”.
“Perciò penso – sottolinea la Renisi – che non ci siano barriere alla comunicazione e alla promozione che andrà reimpostata anche per la nuova città nascente su basi che raccolgano le tre espressioni delle tre città coinvolte, senza prevaricazione dell’una sull’altra. Siccome il mercato è il mondo, bisogna che ogni destinazione cerchi e trovi la sua distintività nella sua vocazione, nella sua storia turistica, o semplicemente ne scelga una e la persegua”. “Abbiamo questa possibilità – sottolinea la Renisi – perché l’Italia ha almeno 60 destinazioni che sono già dei brand affermati, perché la sua storia è fatta della storia delle sue città. Ma abbiamo questa possibilità anche perché ogni città ha un suo modo di fare le cose, la sua cucina particolare e persino la sua maniera distintiva di stabilire le relazioni umane. Siamo un Paese diversificato per natura (storica). Possiamo dire che ogni città in Italia ha una sua personalità e questa personalità, una volta sviluppata, arricchita dalla scienza del marketing e appropriatamente comunicata, è il suo brand”. “Noi ancora oggi dobbiamo capire quale sarà il tratto comune che darà vita a questa nuova città – conclude – e su quali basi fonderà i suoi valori. Se un nome ha un significato e un valore, forse lì poteva esserci un altro presupposto per sceglierlo questo nome”.