Chieti. “Nella seduta del Consiglio regionale di ieri le risposte sulla bonifica della “ex conceria CAP” di Chieti Scalo sono state inconsistenti su tutta la linea.
Non sono chiari i motivi del ritardo, non sono definite le risorse messe in campo e non c’è certezza sui tempi di avvio degli interventi e conclusione della bonifica. Non c’è da stupirsi, purtroppo, considerando che sulle bonifiche dei siti inquinati questo Governo regionale a guida centrodestra ha dimostrato in questi anni una sola cosa: tante chiacchiere e zero fatti”.
Lo dichiara il Consigliere regionale Barbara Stella del Movimento 5 Stelle.
“La ex conceria CAP si trova all’interno del SIR di Chieti Scalo, uno dei due siti di interesse regionale la cui bonifica è in capo della Regione Abruzzo. Per questo sito è stata accertata la contaminazione della falda, della matrice suolo e la presenza di rifiuti che contengono anche sostanze tossiche e rappresenta quindi una situazione ad alto rischio, sia per l’ambiente che per la salute pubblica.
Ad un anno dall’approvazione dell’Aggiornamento del Progetto, l’assessore dà risposte vaghe, dicendo che siamo ancora alla fase di rendicontazione delle spese sostenute per la progettazione; solo alla chiusura di questa fase si procederà alla sottoscrizione della nuova convenzione con l’ARAP, soggetto attuatore individuato dalla Regione per realizzare l’intervento.
Sul fronte risorse, è stata richiesta al servizio preposto la possibilità di reperire quelle necessarie, verosimilmente indicate nell’ambito della programmazione 2021/2027. Tradotto in parole semplici, significa che a breve non partirà nessuna attività di bonifica e si accumulerà altro ritardo; e mi chiedo come mai questo sito non sia stato inserito nell’elenco dei cosiddetti Siti Orfani, per i quali si sarebbero potuti intercettare fondi del PNRR dedicati a questa specifica categoria. È evidente che il tema della bonifica dei siti inquinati non è una priorità per il centrodestra, forse perché la tutela dell’ambiente non è, per loro, un tema che consente di capitalizzare facile consenso di stampo propagandistico. Questa maggioranza dovrebbe sapere che l’ambiente è un bene costituzionalmente tutelato ed è loro dovere garantire questo nell’interesse delle generazioni future. A pochi mesi dalla fine del loro mandato elettivo, è chiaro che il centrodestra che guida regione Abruzzo ha disatteso questo dovere”, conclude.