L’Aquila. Sabato 3 giugno all’Aquila, alle ore 11 nell’aula “Dal Brollo” dell’ospedale “San Salvatore”, spazio all’assemblea pubblica del sindacato Fesica-Confsal dell’Aquila.
“Nell’assemblea, voluta e organizzata da Marcello Vivarelli, segretario provinciale Fesica-Confsal dell’Aquila e Teramo, e a cui prenderanno parte esponenti politici regionali e locali, medici e lavoratori precari, si parlerà della situazione in cui si trova la sanità pubblica aquilana, in un contesto di smantellamento dello stato sociale e con l’aggravante del gravissimo attacco hacker subito dalla Asl 1 di Avezzano-Sulmona-L’Aquila e del rischio chiusura dell’ospedale di Tagliacozzo. Tra gli altri, saranno presenti anche alcuni esponenti dell’Anaao, il sindacato dei medici dirigenti.”
È quanto si legge in una nota diffusa oggi dal sindacalista. “A marzo dell’anno scorso diversi esponenti politici abruzzesi hanno fatto una promessa: trovare il modo di internalizzare i servizi esternalizzati dalla Asl 1 di Avezzano-Sulmona-L’Aquila, in modo tale da risparmiare una somma di diversi milioni di euro da poter reinvestire. È passato più di un anno e possiamo affermare che quella promessa non è stata mantenuta”, afferma Vivarelli. “Ecco perché è necessario tornare a sedersi intorno a un tavolo per risolvere delle questioni che col tempo si sono addirittura aggravate.”
“La classe dirigente regionale e locale”, continua, “non può pensare di continuare a nascondere la testa sotto la sabbia, dopo aver promesso azioni in realtà mai intraprese. L’anno prossimo ci saranno le elezioni regionali e non vorremmo assistere ancora a parole al vento o promesse non reali. Questo territorio sta diventando sempre più povero e con sempre meno abitanti e chi dovrebbe farsi valere a Roma con il governo, perché lì è presente una buona rappresentanza abruzzese, preferisce far finta di nulla e buttar la palla in tribuna.”
“Auspico la presenza degli esponenti politici regionali e locali a questa importante assemblea. Pretendiamo risposte certe, non intendiamo più farci prendere in giro”, conclude.