L’Aquila. Tensioni in Kosovo. Feriti militari italiani, 3 sono alpini del 9° reggimento L’Aquila. In tutto sono 25 i militari NATO feriti, tra cui 14 italiani.
Il Kfor della Nato stava fronteggiando manifestanti serbi a Zvecan nel nord del Kosovo. La contrapposizione etnica ha registrato oggi un’escalation preoccupante sfociata in violenti scontri fra militari della Forza Nato e manifestanti serbi che si oppongono all’entrata in servizio di nuovi sindaci di etnia albanese nei quattro maggiori Comuni del nord a maggioranza serba.
Nei duri scontri i militari hanno fatto largo uso di sfollagente, lacrimogeni e bombe assordanti, mentre i serbi hanno risposto con un fitto lancio di sassi, bottiglie, molotov e altri oggetti.
Il bilancio della battaglia è pesantissimo, con decine di soldati Nato rimasti feriti, 14 dei quali italiani, del nono Reggimento alpini L’Aquila. Tre dei quali hanno riportato ferite serie, per lo più ustioni per il lancio delle molotov e fratture, ma non sarebbero in pericolo di vita.
La Difesa e il ministro Guido Crosetto esprimono “vicinanza e augurano una pronta guarigione ai militari Nato Kfor italiani, ungheresi e moldavi rimasti feriti negli scontri in Kosovo”, come si legge sul profilo Twitter dello stesso ministero della Difesa.
I feriti, subito soccorsi dalle unità mediche di Kfor, sono attualmente sotto osservazione del personale sanitario che ne sta accertando le condizioni. Il capo di Stato Maggiore della Difesa, Giuseppe Cavo Dragone, segue l’evoluzione della situazione per il tramite del Comando operativo di vertice interforze ed esprime vicinanza ai militari feriti e ai loro famigliari.
Unarma al fianco dei militari feriti in Kosovo
“In Kosovo sono rimasti feriti durante degli scontri tra truppe Nato e dimostranti serbi, 41 persone di cui 11 italiani-dichiara in una nota Nicolosi- lo diciamo da tempo che sono luoghi in cui è in atto una situazione
molto delicata e pericolosa ma soprattutto è evidente che con la guerra in Ucraina si sono persi di vista gli altri teatri di guerra dove operano i nostri militari.
Ci auguriamo quindi una maggiore attenzione e ci stringiamo al fianco dei familiari di civili e militari rimasti
feriti, auspicando a tutti loro una pronta guarigione»- conclude Antonio Nicolosi segretario generale di Unarma la storica sigla sindacale a tutela dei Carabinieri”.